Aggressione, cazzotti e parapiglia:
la Rari Nantes Napoli finisce ko

Antonio e Paolo Caccese
Antonio e Paolo Caccese
di Diego Scarpitti
Lunedì 23 Aprile 2018, 18:54
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Fair play questo sconosciuto. Il Quinto Tempo nella pallanuoto non è stato ancora introdotto. Spesso si tralascia il rispetto delle regole e il riconoscimento dell’avversario. Dimenticanze inopportune e improvvide che non fanno onore ai duellanti. «Peccato per il parapiglia finale, con scambi di colpi a bordo vasca tra giocatori e addirittura dirigenti. Siamo stati provocati per tutta la gara e nei minuti finali anche scherniti e presi in giro. La pallanuoto dovrebbe rappresentare uno sport pulito, signorile, invece di sportività ne ho visto poca. Il nostro dirigente Paolo Caccese è stato aggredito alle spalle con un pugno, un gesto vigliacco che ha scatenato la reazione dei miei» riporta l’increscioso episodio il tecnico della Schuco Cargomar Rari Nantes Napoli, Elios Marsili.

A cinque giornate dal termine del campionato di serie B, si allarga la forbice con la capolista e salgono a cinque le lunghezze di distacco dallo Sporting Club Tuscolano. Da dimenticare in fretta la tredicesima giornata per capitan Andrea Scalzone e soci. Al Foro Italico il 12-8 ad opera della squadra di Neroni interrompe la striscia di otto vittorie consecutive dei napoletani. «Sconfitta meritata, brutta prova» ammette Marsili. Le calottine di Santa Lucia preservano il secondo posto nel girone 3, grazie alla sconfitta interna della Zeronove contro la Rari Nantes Frosinone. Tre trasferte da affrontare: derby campano con la Swim Academy il 5 maggio, il 12 contro il fanalino di coda 3T Sporting Club, l’ultima della regular season il 26 contro il Tyrsenia. Tra le mura amiche della Scandone i rarinantini ospiteranno il Villa York sabato 28 aprile e l’incontro con il Frosinone il 19 maggio. «Le battutine e soprattutto i cazzotti a fine gara dei vincitori nei confronti degli sconfitti non fanno onore ai padroni di casa. Non fanno onore proprio alla pallanuoto».

La tripletta di Alfredo Riccitiello non basta: il numero 7 si fa parare il tiro di rigore dal portiere De Fazi. Dato negativo e da rivedere quello delle superiorità numeriche: soltanto 4/12. Identici i parziali nell’arco del match: 3-2, 3-2, 3-2, 3-2. «Nulla da ridire, il Tuscolano ha meritato la vittoria. Noi abbiamo giocato malissimo. Contro una squadra così organizzata servivano automatismi perfetti e non li abbiamo avuti. Ci siamo affidati a soluzioni individuali, soprattutto nel finale, e abbiamo perso di vista l'obiettivo comune. L'unico rimpianto è che nel quarto tempo potevamo sfruttare meglio qualche occasione per andare a -1». Il poker di Liolli e la tripletta Mariani consentono ai capitolini di tagliare il traguardo dei 34 punti, a 29 invece Mauro e compagni.
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