Vergogna Napoli: esclusa dal campionato per le tasse federali non pagate. La furia del coach Di Lorenzo: «I dirigenti ci hanno raccontato soltanto bugie»

Vergogna Napoli: esclusa dal campionato per le tasse federali non pagate. La furia del coach Di Lorenzo: «I dirigenti ci hanno raccontato soltanto bugie»
di Stefano Prestisimone
Mercoledì 30 Marzo 2016, 10:46 - Ultimo agg. 17:53
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Napoli. Napoli, addio basket. Per la sesta volta in otto anni un club partenopeo di pallacanestro viene escluso dal campionato. E’ toccato dunque anche all’Azzurro Napoli, creato da Maurizio Balbi due stagioni fa, fallire miseramente per il mancato pagamento della tasse Fip e inanellare l’ultimo crac in ordine di tempo. La Fip stamattina chiederà le prove del pagamento da effettuare entro ieri alle 24. Che purtroppo non ci sono. E dunque entro 24-36 ore arriverà l’esclusione ufficiale. Nel settembre del 2008 toccò al Napoli Basket di Maione che però fallì in quanto creditore nei confronti del Comune di oltre 2 milioni di euro, mai avuti indietro per i lavori del Palabarbuto. Ad aprile 2010 si chiuse invece l’esperienza della Nuova Sebastiani di Papalia. Poi è toccato alla Nuova Pallacanestro Napoli dell’avvocato Cirillo nel dicembre 2010 (in B), quindi alla società nata dalla fusione con Sant’Antimo che durò appena tre partite di campionato nell’ottobre 2012 e, nella passata stagione, l’esclusione dalla A2 proprio dell’Azzurro Napoli cui è stato concesso di ripartire dalla B. Con il solito finale.
La gestione di Federico Sanbiase (forse il meno colpevole della brutta storia), tirato dentro da Balbi in fuga, non è riuscita a portare la liquidità che ci si aspettava e a pagare gli 11.700 euro della quinta rata Fip. Gli estremi tentativi effettuati fino a ieri sera prima di mezzanotte sono stati infruttuosi, con voci che si rincorrevano: perfino l’ultima relativa ad un tifoso che avrebbe garantito personalmente il pagamento, prima di sparire e non essere più rintracciabile. Inutili anche i tentativi del consigliere comunale Vernetti, vicino all’area De Magistris, che pareva avesse recuperato alcuni sponsor in extremis, di cui però non si è vista neppure l’ombra. In realtà gli 11.700 euro che determineranno l’esclusione da parte della Federbasket, erano comunque una goccia nell’oceano, visto che i debiti, tra lodi esecutivi, fidejussione da reintegrare, stipendi ai giocatori e allo staff, case da pagare, superavano i 300mila euro e andavano saldati comunque entro fine giugno.
Un finale davvero inglorioso: «Siamo stati riempiti di bugie fin dall’inizio – dice il coach Giampaolo Di Lorenzo -, sulla solidità, sulla tranquillità, sul progetto. Tutte bugie. E purtroppo lo spirito sportivo e la voglia di far bene a Napoli, la  mia città, mi ha portato a crederci fino alla fine. Balbi ha abbandonato il treno in corsa, Di Rocco non si è più visto, e Sanbiase ha fatto ciò che poteva. Per me è una grandissima amarezza, ci tenevo tanto a chiudere questa stagione. Alla fine mi ritrovo fuori, con 4 stipendi presi in 8 mesi, e senza squadra. Anche i giocatori ne pagano conseguenze pesanti, qualcuno troverà squadra ma comunque hanno perso una stagione. E dal fallimento non credo riusciremo a ricavare qualcosa». «E’ l’ennesima sconfitta del basket napoletano – commentano il consigliere federale Del Franco e il presidente Fip Campania, Manfredo Fucile, -, pare davvero una maledizione».
iniesta napoli insigne
In serata la dichiarazione dell'amministratore unico Sanbiase: «"E' davvero dura trovare la forza di commentare il triste epilogo di questa dolorosa vicenda sportiva. L'entusiasmo ed il coraggio con il quale abbiamo intrapreso quest'avventura pochi giorni fa, pur consapevole delle obiettive difficoltà che avremmo trovato davanti, si è immediatamente scontrato con un'oggettiva materiale presa di coscienza delle gravi problematiche gestionali che avevano già contraddistinto il recente cammino dell'Azzurro Napoli Basket. Nonostante tutto, grazie alla straordinaria professionalità e passione degli atleti, dello staff tecnico e di tutti i collaboratori della società, che hanno continuato a dimostrare attaccamento alla società pur tra mille difficoltà, abbiamo cercato di trovare una positiva soluzione ad una situazione di per sè già gravemente compromessa. In questa fase ci era sembrato davvero importante l'ausilio e la collaborazione che l'amministrazione comunale in persona del consigliere Vernetti, aveva rivolto nei nostri riguardi, con il coinvolgimento di imprenditori che avevano a più riprese assicurato attraverso alcune sponsorizzazioni, un concreto aiuto all'Azzurro Napoli Basket. Purtroppo nonostante le più ampie rassicurazioni a noi pervenute sul buon esito della vicenda fino a poche ore dall'ultima scadenza utile, l'aiuto promesso dai rappresentanti dell'amministrazione comunale non si è materializzato con la conseguente scomparsa della società. Tra le molteplici responsabilità che dobbiamo comunque assumerci per quanto accaduto, una delle più gravi è stata certamente quella di fidarci di poter ricevere un aiuto esterno che sistematicamente non è avvenuto. Alla fine resta l'indelebile rammarico di aver sottoscritto una triste pagina per la pallacanestro napoletana, già tristemente vessata negli ultimi anni, mentre il nostro intento era diametralmente opposto. Ma purtroppo il brevissimo tempo a nostra disposizione si è rilevato un ulteriore acerrimo ed invincibile nemico».
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