Pallacanestro Varese-Gevi Napoli 113-79: è la quinta sconfitta di fila per gli azzurri

La resa di Milicic: «Noi egoisti e siamo stati puniti»

Markel Brown (foto Francesco Iasenza)
Markel Brown (foto Francesco Iasenza)
di Stefano Prestisimone
Domenica 7 Aprile 2024, 20:22 - Ultimo agg. 20:30
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È una delle sconfitte più brutte e con scarto più ampio di questi sei anni di avventura della Gevi Napoli. Perchè di fronte c’era Varese, terz’ultima in classifica e reduce anche da un match in settimana in Fiba Cup. E perché l'avversaria tocca quota 100 a 5’ dalla sirena finale. 113-79 il terribile punteggio, 34 punti di scarto. Un match che Napoli ha retto bene nel primo quarto, equilibrato, per poi scivolare gradatamente in un gorgo che l’ha risucchiata, mandandola a fondo. E mostrando un nervosismo che si era già visto nelle ultime settimane.

Anche ieri un’espulsione, quella di Ennis, per doppio antisportivo, un tecnico a Owens e De Nicolao. Va ricordato che 3 degli azzurri, Brown, Owens e De Nicolao erano a Varese l’anno scorso e l’accoglienza non deve essere stata delle migliori per loro. Quindi alta tensione, come dimostra la rissa che c’è stata all’inizio dell’ultimo quarto con Owens e Brown coinvolti, ma presto sedata. La dichiarazione di Milicic a fine gara non incoraggia: «Siamo stati in partita per 12-14 minuti, giocando come volevamo giocare, da lì in poi molto male, abbiamo giocato una pallacanestro un po' egoista e siamo stati puniti.

Non c'è altro da aggiungere». E ora ci si aspetta una reazione del club che deve provare a rimettere la barca a galla.

Otto ko in nove gare, 5 sconfitte in fila. Un rendimento improvvisamente disastroso che è difficilmente spiegabile se non con un crollo mentale della squadra dopo la Coppa Italia e la salvezza raggiunta. Certo è un gran peccato perdere la chance playoff che era vicinissima e lo sarebbe ancora, perché basterebbe probabilmente vincere le tre partite in casa con Trento, Sassari e Scafati per riuscire a qualificarsi. Ma oggi questa squadra non dà garanzie. La speranza è che ci sia una scossa domenica prossima contro Trento, una delle avversarie principali per l’accesso alla post season. Ma ci vuole un’altra Gevi, non quella che subisce quasi 100 punti a partita di media nelle ultime settimane.

La partita

Prima parte della gara equilibrata, con un Owens molto attivo e Ennis versione caterpillar in percussione (primo quarto 27-26). Ma è nel secondo quarto che la squadra cede dopo essere stata anche in vantaggio sul 30-33. Un break di 8-0 porta i varesini sul 40-35 e sull’abbrivio il gap si allarga fino al 54-41. Poi la seconda parte descritta, con un black out lungo, difesa poco cattiva, tiri forzati. Owens unico a salvarsi dal marasma, 22 punti. Disastrosi Brown e Zubcic, entrambi 1/8 al tiro totale.

«Siamo stati in partita per 12-14 minuti, giocando come volevamo. Da lì in poi molto male, abbiamo giocato una pallacanestro un po' egoista e siamo stati puniti. Non c'è altro da aggiungere», dice laconico Milicic.  Pedro Llompart, Responsabile Area Tecnica è più duro: «Inammissibile disputare una partita così. Siamo molto delusi per noi, e per la nostra gente. È un momento difficile, ma posso garantire che daremo tutto fino alla fine. Abbiamo ancora 4 partite davanti a noi dove miglioreremo, e torneremo ad essere quella squadra che dobbiamo essere».

Giovanni De Nicolao: «È stata una partita molto difficile. Varese è riuscita ad ottimizzare i tiri da 3 che sono riusciti a crearsi. Noi dobbiamo concentrarci su noi stessi e riuscire a tornare a vincere, adesso abbiamo due partite in casa molto importanti, e dobbiamo concentrarci su queste per raggiungere il nostro obiettivo».

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