Renzuto, lettera d'amore per dire addio al Posillipo

Vincenzo Renzuto Iodice
Vincenzo Renzuto Iodice
di Diego Scarpitti
Giovedì 31 Agosto 2017, 09:31
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Scrivere le proprie considerazioni, serve per meglio far comprendere le ragioni di una scelta. Non un moda beninteso. Aiuta a scaricare tensione e a sentirsi più leggeri. Vincenzo Renzuto Iodice saluta il Circolo Nautico Posillipo e riserva parola d’amore per il Sodalizio di Mergellina e i suoi ex compagni. L’attaccante napoletano, indiscusso miglior giocatore del Settebello allenato da Sandro Campagna ai Mondiali d’Ungheria, motiva la sua decisione e scrive così: «È stata la decisione più difficile per me e per la mia famiglia, mai avrei pensato di andar via, ma adesso è il momento di farlo. La mia ambizione da ragazzo era di diventare un pallanuotista e sarò eternamente grato al Posillipo, a mia madre, a mio padre, ai miei fratelli e alla mia ragazza per avermi dato l'opportunità e il loro sostegno totale per realizzare questo sogno. Per 13 anni il Posillipo è stata la mia casa, la mia vita. Mi ha dato la possibilità di competere contro le migliori squadre, vincere l'Euro Cup e conquistare un posto nel 7bello. Questa scelta è arrivata in modo condiviso ed è stata dettata dal desiderio di puntare sempre più in alto. Grazie a tutti i miei compagni di squadra, gli allenatori i dirigenti e i presidenti con cui ho avuto il piacere di rapportarmi nel corso di tutti questi anni. Vorrei ringraziare la mia bella famiglia per l'amore incondizionato e il sostegno che mi hanno dato. Non sarò mai in grado di tradurre in parole l'amore che ho per il Posillipo. Il mio viaggio sportivo è ancora lungo e sarà speciale se in futuro ci sarà la possibilità di incontrarsi nuovamente. Sarò sempre orgoglioso di essere rossoverde».

Non un addio, forse un arrivederci. Contratto per un anno con i campioni croati dello Jug Dubrovnik, formazione equivalente al Recco in Italia. Ha avuto coraggio il ventiquattrenne player a scegliere un approdo estero per disputare la Champions League, perfezionare il suo talento, misurarsi con i signori della pallanuoto. Stabilisce un record: primo italiano ad indossare la calottina di una compagine straniera. Comprensibile e condivisibile la sua scelta. Non una fuga di un cervello, semplicemente la voglia di volare alto. Napoli tiferà per te e il Posillipo, la tua casa con le porte aperte, sarà sempre pronto ad accoglierti e riabbracciarti nuovamente.
Non temere. Duc in altum Vincenzo. 
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