Antimafia, Lotti: «Non criminalizziamo i tifosi. Il tifo è l'essenza del calcio»

Antimafia, Lotti: «Non criminalizziamo i tifosi. Il tifo è l'essenza del calcio»
di Redazione Sport
Martedì 12 Settembre 2017, 14:56 - Ultimo agg. 17:34
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«Non dobbiamo criminalizzare a prescindere i tifosi. Il tifo è l'essenza del calcio, i nemici del calcio sono i delinquenti, non i tifosi». Lo ha detto il ministro dello Sport, Luca Lotti, in audizione in Antimafia. «Lo stadio è l'epicentro della pratica sportiva, la sicurezza e la legalità non sono indipendenti dalla sicurezza e dalla legalità dei luoghi in cui lo sport si manifesta: obiettivo strategico è avere stadi più moderni e aperti, e dunque stadi più sicuri. Uno stadio moderno garantisce più sicurezza e quindi il divertimento, lo ha detto qui lo stesso presidente della Figc, Carlo Tavecchio». Per questo il ministro ha ricordato che nella cosiddetta manovrina sono state introdotte alcune norme che intendono favorire investimenti privati negli impianti sportivi. «Se vogliamo che lo stadio non sia solo appannaggio di gruppi criminali dobbiamo avere il coraggio di aprirli alla società, agli sportivi, ai tifosi Reprimere la violenza e favorire la partecipazione», ha aggiunto Lotti. Infine, l'obiettivo del Governo è investire in impianti più avanzati per allargare il bacino dei tifosi: «ciò aiuta ad abbattere il muro invalicabile tra mondo del tifo attivo e società civile».

Per il ministro Lotti, il superamento 'carta del tifosò «non rappresenta un cedimento, può servire alle società sportive per definire uno storico dei tifosi a rischio».
Il ministro ha anche ricordato che ci sarà un ritorno tra gli spalti dei tamburi e dei megafoni, «è un'evoluzione, il buon tifo anche rumoroso è un ingrediente del gioco del calcio», ha sottolineato. «Match fixing - ha concluso Lotti in audizione in Antimafia - è sempre più un fenomeno globale e non localistico, ci sono attori transnazionali che alimentano un flusso di denaro» ed è un «fenomeno favorito dalle scommesse online».
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