Inter, Pioli sta convincendo Suning:
il cambio in panchina non è più scontato

Stefano Pioli
Stefano Pioli
di Alessio Agnelli
Martedì 14 Marzo 2017, 08:57 - Ultimo agg. 11:00
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Sette bello-Pioli: a suon di gol verso la riconferma? Molto dipenderà dalle decisioni di Zhang Jindong e del figlio Steven, orientati da tempo verso un allenatore di caratura internazionale (nel mirino Simeone e Conte, già sondati) per l’Inter che verrà. Ma, con i 7 gol rifilati all’Atalanta nello scontro diretto per l’Europa di domenica, Stefano Pioli ha voluto metterla sui... numeri, impressionanti dal suo arrivo a Milano e prove inconfutabili dell’empatia che ha saputo creare con Icardi e compagni e con tutto l’ambiente in soli 4 mesi.

A proposito del capitano: domenica sera ha festeggiato la tripletta con Banega e rispettive consorti al ristorante. Le statistiche dicono 37 punti in 16 partite, come il Napoli e 3 in meno della Juventus, leader. Insomma, tutt’altra musica rispetto all’avvio al rilento con Franck De Boer (14 punti nelle prime 11), e ancora pagato a caro prezzo in termini di classifica. Ma non solo. Inversamente proporzionale anche il computo dei gol fatti e subiti: 37 e 15 con l’emiliano, 13 realizzate e 14 al passivo con l’olandese. E, domenica, per Pioli sono arrivati anche i primi attestati di stima dei tifosi, sotto forma di cori che sapevano di riconferma.

Al di là dei numeri, di assoluto rilievo, i meriti dell’ex tecnico della Lazio sono, infatti, sotto gli occhi di tutti, Zhang Jindong compreso, e potrebbero garantirgli un futuro in nerazzurro, come da contratto (fino al 2018, ma con clausola di rescissione previa buonuscita, come per De Boer), anche senza il visto per la Champions. Da Banega, rivitalizzato con la cura del bastone (tante panchine, prima delle ultime 2 da titolare) e carota e finalmente nella giusta posizione per offendere, a Kondogbia, sempre più dominante fisicamente e sempre meno oggetto misterioso. Fino all’intuizione-Medel, centrale di difesa, e a Brozovic e D’Ambrosio, ai margini con De Boer e titolari fissi, o quasi, con il tecnico di Parma. In questi mesi, sono tanti i crediti accumulati da Stefano Pioli, risalito dal 12° al 4° posto e pronto a dar battaglia al Napoli di Sarri, a +6, per un posto nell’Europa che conta. E Gagliardi promuove Pioli: «L’allenatore ideale. Champions? la nostra corsa è sul Napoli: ci crediamo tanto».
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