Chi sono gli sportivi più ricchi, gli ingaggi dei campioni tornano a salire: gli arabi hanno sconvolto i vecchi equilibri

L'eterno Cristiano Ronaldo guida la classifica

Chi sono gli sportivi più ricchi, gli ingaggi dei campioni tornano a salire gli arabi hanno sconvolto i vecchi equilibri
Chi sono gli sportivi più ricchi, gli ingaggi dei campioni tornano a salire gli arabi hanno sconvolto i vecchi equilibri
di Mario Nicoliello
Lunedì 18 Dicembre 2023, 00:59 - Ultimo agg. 20 Dicembre, 08:34
4 Minuti di Lettura

In principio dovevano saper mandare la sfera nella rete, la palla a spicchi nel canestro o la pallina bianca dentro la buca. Oggi per essere al passo coi tempi agli atleti sono richieste anche doti manageriali, perché da semplici sportivi si sono trasformati in aziende capaci di fatturare milioni di euro ogni anno. Lo stipendio non è però la parte principale della dichiarazione dei redditi, poiché i guadagni ottenuti fuori dal campo hanno superato gli ingaggi assicurati dai club.
Cifre astronomiche a qualsiasi livello, basti pensare alle due notizie che hanno sconvolto in settimana l’economia sportiva. Al ventinovenne golfista basco John Rahm, numero 3 del mondo e vincitore dell’ultimo Masters di Augusta, gli arabi avrebbero garantito un assegno da 550 milioni di dollari in tre anni (di cui 300 già al momento della firma, ma essendo le cifre non confermate il condizionale è d’obbligo) per fargli lasciare il Pga Tour e farlo accasare nella Liv, il circuito finanziato dal fondo sovrano di Riyad. Nella Mlb i Los Angeles Dodgers hanno invece assicurato al ventinovenne giapponese Shohei Ohtani un ingaggio di 700 milioni di dollari per dieci anni, record assoluto per la lega statunitense del baseball, dove al massimo uno stipendio annuo si era spinto fino a 43 milioni e un accordo decennale fino a 426.

Redditi senatori, Matteo Renzi è il più ricco con 3,2 milioni. Battuto Renzo Piano, Giulio Tremonti al terzo posto

IMPEGNO

Numeri che però non stupiscono, giacché il valore dello sportivo va oltre il suo impegno sul rettangolo di gioco, sul green o sul diamante.

L’enorme seguito sui Social di questi fuoriclasse assicura infatti ai club, o più in generale ai datori di lavoro, una visibilità impossibile da raggiungere senza avere la star tra i propri ranghi, e nello stesso tempo garantisce ricadute positive in termini di visibilità, miglioramento dell’immagine e proventi commerciali alimentati dal merchandising. Lo stipendio elevato è quindi un investimento per il futuro più che un costo d’esercizio.

Di certo nel 2024 Rahm e Ohtani compariranno nelle prime posizioni della classifica degli sportivi più pagati stilata da Forbes. A guidarla nel 2023 ci sono tre calciatori, Cristiano Ronaldo, Lionel Messi e Kylian Mbappé, mentre tra i primi 50 ci sono ben 15 cestisti della Nba e 12 golfisti, e una sola donna, Serena Williams. Il dato che più colpisce è la composizione del fatturato di CR7: dei 136 milioni di dollari (cifra relativa al 2022, che non tiene quindi conto del passaggio all’Al Nassr per 200 milioni annui) appena 46 derivano dallo stipendio, gli altri 90 sono prodotti fuori dal campo. Tra sponsor personali (solo Nike gli garantisce a vita 20 milioni a stagione), diritti d’immagine e attività imprenditoriali il logo CR7 è presente dappertutto: dall’abbigliamento alle palestre, dagli hotel agli articoli sportivi, fino al mondo delle criptovalute e della blockchain. Un impero che si fonda su un numero: i followers sui Social. Tra Facebook, Instagram e X, Cristiano Ronaldo è seguito da 860 milioni di utenti, tanto che il portoghese risulta il primo in assoluto al mondo su Instagram e Facebook, e il quarto su X, dopo Musk, Obama e Bieber. Definirlo un calciatore è riduttivo, ma l’essere una star sul campo è stato il punto di partenza dell’arrampicata economica del lusitano, che pur senza aver vinto la Coppa del mondo ha trasformato il pallone in oro. 

DIVERSIFICARE

Non servono però solo i Social, per continuare a produrre utili anche dopo aver chiuso la carriera servono accordi di lungo termine con gli sponsor e investimenti massicci in attività variegate. L’esempio più calzante è Roger Federer, capace di guadagnare 95 milioni nel 2002 al di fuori del tennis. Gli altri ex sono distanti anni luce dallo svizzero, con Serena Williams a quota 45 milioni e Tom Brady a 44. Con la fine della pandemia e l’arrivo in campo dei capitali arabi gli importi sono destinati a gonfiarsi, perché pur di attrarre i campioni le organizzazioni caleranno sul tappeto somme ingenti. E gli atleti dovranno essere bravi anche a gestire il denaro, perché non di soli gol, canestri, imbucate o fuoricampo vivono i professionisti dello sport. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA