Real San Giuseppe, capitan Botta
tra rinnovo e sogni di gloria in A1

Vincenzo Botta
Vincenzo Botta
di Diego Scarpitti
Domenica 28 Giugno 2020, 22:43 - Ultimo agg. 22:50
2 Minuti di Lettura
«Dobbiamo solo vincere, è inutile nasconderci». Profeta in patria. Promessa mantenuta, gol e rinnovo. Sul parquet ha onorato al meglio la fascia di capitano, realizzando di fatto quanto aveva annunciato nel giorno della sua presentazione nel 2019. Deve portargli fortuna la data del 3 settembre,  il suo genetliaco. Vincenzo Botta dichiarò ufficialmente la vittoria del campionato e il salto di categoria. Compleanno da incorniciare per il classe 1984, quasi considerato un oracolo.

Real San Giuseppe. «Miglior attacco, miglior difesa, imbattuti», rivendica orgoglioso il successore di Lino Suarato. «E’ stata un’annata strepitosa e perfetta, coronata dalla promozione», ammette il numero 9. Soltanto il Covid-19 ha interrotto la poderosa cavalcata. «Peccato non aver potuto giocare la Final Four di Coppa Italia e soprattutto non aver potuto festeggiare la promozione sul campo», afferma il player gialloblù.
 

Ritorna in serie A1 dopo tre anni, l'ultima volta avvenne nel 2017, sempre sulla tolda di comando, con la maglia del Napoli calcio a 5. Tra i cinque elementi più utilizzati dal tecnico Andrea Centonze, ha realizzato tre gol in questa stagione interrotta, uno dei quali nel derby con il Futsal Fuorigrotta, oggi denominato Asd FF Napoli. «Sono molto felice del rinnovo, vuol dire che si è lavorato bene. Spero di ripagare la fiducia del mister Centonze e rendere felici i tifosi, che lo meritano».
 
Non un proclama, non una previsione. «Sappiamo che la serie A1 è una categoria difficile, ma dobbiamo giocare per vincere. Il presidente Antonio Massa é uno a cui non piace perdere, infatti ha costruito una squadra per battagliare al vertice. Noi ce la metteremo tutta, per raggiungere i nostri obiettivi», assicura fiducioso Botta (nella foto di Francesco Sollo).
 
Accordo prolungato fino al 2021, leader maximo per la seconda stagione consecutiva. «E' stato di buon auspicio. Ho avuto la fortuna di avere tre grandi uomini come capitani», osserva il patron Massa. Staffetta fondamentale, avvicendamento funzionale. «Suarato nello spogliatoio godeva di grande rispetto, dotato di grande carisma. Botta erede e sostituto naturale per caratura ed esperienza». Massa tratteggia le caratteristiche dei suoi atleti. «Leader silenziosi che si fanno sentire al momento giusto e soprattutto non sono mai sopra le righe. Botta uno degli italiani più forti del panorama, dirà ancora la sua in serie A1. Sono molto legato a lui, perché è un ragazzo pulito e di sani principi: fuori dal campo si è creato un grande rapporto. E' una persona d'oro», conclude Massa.
 
«Impressionante e straordinario», dice di Botta il direttore generale Stefano Salviati. «Ha sempre dimostrato il suo valore e continuerà a farlo».
 
 
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA