Canottieri Napoli-Rari Nantes Florentia 9-9, sfuma il sorpasso in classifica

Capitan Biagio Borrelli e compagni vedono sfumare la vittoria a 4 secondi dalla sirena

Gianluca Confuorto, centrovasca classe 1998
Gianluca Confuorto, centrovasca classe 1998
di Diego Scarpitti
Sabato 11 Marzo 2023, 23:27
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Situazione invariata. Resta intatto il distacco di due lunghezze in classifica. A capitan Biagio Borrelli e compagni non riesce il sorpasso ai danni dei gigliati, che costringono al pareggio i ragazzi del Molosiglio. La sfida di cartello della 15esima giornata di A2 tra Canottieri Napoli e Rari Nantes Florentia finisce 9-9 (parziali di 4-3, 0-2, 3-2, 2-2). Alla tripletta di Gianluca Confuorto risponde il poker di Stefano Sordini. Discorso ancora aperto per il secondo posto nel girone Sud, mancando sette partite alla fine della stagione regolare.

Il match della Scandone richiama appassionati e addetti ai lavori. Nutrita la delegazione del Posillipo in tribuna con l’allenatore Roberto Brancaccio (che saluta Luca Minetti prima dello sprint iniziale), il consigliere delegato alla pallanuoto Luigi Massimo Esposito, il direttore tecnico Pino Porzio e Francesco Postiglione. Si scorge anche Roberto Parrella, direttore Uoc Malattie infettive ad indirizzo respiratorio dell’Ospedale Cotugno. Naturalmente il vicepresidente sportivo canottierino Renè Notarangelo, Gualtiero Parisio e il presidente Giancarlo Bracale con l’immancabile cappellino giallorosso. Doveroso il minuto di silenzio in memoria del compianto Gianni Fedele.

 

E’ la formazione toscana ad inaugurare le marcature. Stefano Sordini graffia in avvio. I padroni di casa prendono le misure e Confuorto ne segna due, il primo in superiorità numerica. La controfuga e il rigore procurato da Luca Orlando consentono al centrovasca in calottina numero 5 di firmare il 2-1. Se Vincenzo Tozzi si divora il possibile 3-1, ancora Sordini buca la retroguardia napoletana (2-2). Sfrutta l’uomo in più Borrelli, che piazza il 3-2. Non è da meno Daniele Cerchiara, che realizza il 4-2. L'olandese Tim De Mey porta i biancorossi sul -1 a 24 secondi dalla fine del primo periodo.

Bastano 57 secondi ad Andrea Di Fulvio per cogliere il 4-4 nel secondo periodo. Primo timeout chiamato da Luca Minetti e primo vantaggio della Florentia con Niccolò Benvenuti (4-5). Il portiere Giuseppe Gioia stoppa Borrelli e Confuorto sbaglia il rigore del possibile 5-5: proteste vibranti della panchina biancorossa a 2 secondi. Rimedia il giallo il mister della Rari.

Il terzo tempo si apre con la circolazione efficace di palla in superiorità numerica e scarico vincente sul primo palo di Vincenzo Raia (5-5). Seguono due provvidenziali salvataggi di Gianluca Cappuccio. A 3'03" Minetti decide di utilizzare il secondo e ultimo timeout a disposizione. Sordini concretizza il vantaggio numerico: nuovo sorpasso degli ospiti (5-6). Enzo Massa protesta per un fallo non sanzionato sulla ripartenza di Antonio Florena: ammonito il coach partenopeo, che aziona il timeout a 1'54". Strategia vincente: arriva immediato il 6-6 con l'uomo in più. Controsorpasso a 50 secondi con Tim De May (6-7). Aiutato da una deviazione, Geremia Massa centra il 7-7 a 18 secondi dallo scadere del periodo.

(Non) Si decide tutto negli ultimi otto minuti. Trascorrono 46 secondi per la bordata fantastica di Confuorto in superiorità (8-7): la Canottieri mette il muso avanti. A 5'31" Massa utilizza la sua interruzione tecnica e il 9-7 si materializza con Marcello Calì soltanto a 3'02' dal gong. Di prima intenzione Sordini rimette in carreggiata i suoi: 9-8 a 1’51”. La traversa di Tommaso Turchini precede il 9-9 di Benvenuti in superiorità a 4 secondi. Ci prova Confuorto (nelle foto di Gennaro e Gianluca Madonna) con un tiro dalla distanza ma il suo acuto non trova seguito.

Il 9-9 maturato a Fuorigrotta tiene sostanzialmente viva la corsa dei giallorossi. «Dispiace prendere un gol a 4 secondi dalla fine», dichiara piccato Enzo Massa. «Ultima azione da rivedere, perché è stata fischiata una espulsione in trasferimento inesistente», osserva l’allenatore napoletano. «C’è l’amaro in bocca», conclude Massa.

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