La Rari Nantes Napoli 2024 nel segno dei giovani talenti

Sante Marsili junior e Italo Postiglione i due figli d'arte nel roster biancoceleste

Capitan Sante Marsili e compagni
Capitan Sante Marsili e compagni
di Diego Scarpitti
Venerdì 26 Gennaio 2024, 12:43
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Nel segno dei giovani. E dei figli d’arte come Sante Marsili junior e Italo Postiglione, che esibiscono fieri il gagliardetto biancoceleste. La Rari Nantes Napoli ha 119 anni di vita, ma mostra un volto non intaccato dall’usura del tempo. Al timone della formazione luciana quello che viene considerato da molti lo Jurgen Klopp delle piscine, ovvero Elios Marsili, che vanta in bacheca tre scudetti (come quelli del Napoli!), due Coppe Italia e una Coppa delle Coppe, nonché apprezzato volto televisivo e cinematografico («Dalla parte sbagliata», il documentario di Luca Miniero a distanza di 40 anni dalla tragedia del Melarancio).

 

Stagione. «Squadra giovanissima e priva di esperienza. Possiamo vincere e perdere con tutti nel girone. Il capitano ha 17 anni, mio figlio, poi un 2006 e due 2007, ben dieci ragazzi classe 2008», spiega mister Marsili, cognome importante nel mondo della pallanuoto. «Non è la prima volta che alleno Sante junior: è il secondo anno di seguito con la Rari Nantes Napoli. E’ capitato già con le giovanili del Posillipo insieme a Davide Truppa. Sante è un ragazzo serio, vive la pallanuoto in maniera tranquilla, gli piace sacrificarsi e praticare sport», riferisce orgoglioso il papà-allenatore. E poi sullo sfondo nonno Sante, Collare d’Oro al merito sportivo, vicecampione olimpico a Montreal 1976 e campione mondiale a Berlino 1978, e zio Mario Marsili. «Il gruppo del 2008 è quello che mi fu affidato al Posillipo, ma seguo anche quelli del 2012», osserva Elios Marsili, che guida anche l’under 18 rossoverde.

Sinergia. Va avanti l’accordo con il Posillipo per il quarto anno. «Il vivaio rossoverde è il migliore d’Italia con una guida tecnica eccellente, affidata ad Elios Marsili, che lavora con i giovani in maniera incisiva. E i ragazzi si faranno le ossa nel campionato di Serie C tra vecchi marpioni e giovani promesse», afferma il direttore sportivo rarinantino Paolo Caccese. Non mancano, però, le difficoltà. «In mancanza di un nostro impianto natatorio,  l'accordo con il Posillipo è fondamentale. Abbiamo 119 anni di storia ed il nostro obiettivo è riportare la Rari Nantes Napoli nella pallanuoto che conta», assicura fiducioso Caccese.

Un nuovo inizio. «L’auspicio è salire in B. Con il progetto di riqualificazione delle piscine, tramite l’accordo Comune-Fin, contiamo di riavere la Bulgarelli, perché consentirebbe ai nostri soci e ai nostri atleti di praticare sport, creando quella cantera di giovani talenti proprio come una volta», dichiara Alberto Vuosi, presidente della Rari Nantes Napoli, che spera, inoltre, in «una piscina a mare semipermanente per i ragazzi di Santa Lucia e della città».

Crede nel nuovo corso luciano Sergio Avallone, vice presidente vicario Coni Campania. «Alberto Vuosi è una persona capace nella gestione del sodalizio biancoceleste. I circoli sono luoghi di formazione e di crescita senza differenze. Lo sport anticipa tempi e aiuta a superare le difficoltà». E rivolgendosi a capitan Marsili e compagni li ha spronati ad essere la «generazione del cambiamento: si vince e ci risolleva insieme.

Avanti tutta».

Solo Cose Belle e Nuota Napoli. «E’ fondamentale che la Rari ci sia, fa parte della nostra storia e tradizione. Speriamo con Napoli capitale europea dello sport 2026 e la volontà del Comune di ristrutturare il patrimonio sportivo la Rari Nantes Napoli possa riprendere a pieno titolo la sua posizione e rilanciare quanto prima la Bulgarelli», asserisce convinto Paolo Trapanese, presidente Fin Campania, che ha ricordato i preziosi consigli ricevuti da Sante Marsili all’inizio della sua carriera da portiere.

Prima uscita da coach del Posillipo per Pino Porzio, nonché direttore tecnico rossoverde. Duplice veste per l’oro olimpico a Barcellona 1992, che ha menzionato i duelli in vasca con Paolo Trapanese e quella gigantografia dell’allora portiere canottierino nella piscina di Mosca. Altri tempi e altre storie clorate poco conosciute dalle nuove leve. «L’esperienza si acquisisce solo giocando. Ogni occasione è utile per la crescita sportiva e umana».

«La pallanuoto è un gioco di squadra formativo», ha concluso il consigliere rarinantino Carlo Narici, augurando le migliori fortune ai giocatori biancocelesti.

«Conoscete la strada per vincere: divertimento, sacrificio e impegno gli aspetti fondamentali», i suggerimenti di Francesco Postiglione, in partenza per Doha, dove seguirà da commentatore della Rai, accanto a Dario Di Gennaro, i Mondiali che mettono in palio il pass per Parigi 2024.

Sono intervenuti alla presentazione Gianni Grieco, dirigente di lungo corso del Posillipo, l’ispettore Luca Piscopo, coordinatore delle Fiamme Oro, e Filippo Massimo Gomez, presidente GuG Campania, entrambi rispettivamente direttore e vice della Scandone Centro Federale, Riccardo Canessa e Massimo Pezzuti (nelle foto di Pierpaolo Capano).

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