Salernitana, D'Aversa in pole position: possibile accordo solo fino a giugno

La squadra s'è ritrovata ieri agli ordini di Simone Barone

Roberto D'Aversa, 47 anni
Roberto D'Aversa, 47 anni
di Roberto Ventre
Martedì 17 Gennaio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 18 Gennaio, 07:57
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La Salernitana volta pagina. Esonerato Nicola, dopo l'umiliante sconfitta con l'Atalanta, la corsa per la panchina vede in pole position Roberto D'Aversa, 47 anni, che centrò una promozione in A con il Parma e due salvezze consecutive in massima serie (il terzo anno dopo essere stato sollevato dall'incarico ad agosto 2020 subentrò a Liverani ma non riuscì a conquistare l'obiettivo della permanenza in serie A): l'anno scorso venne esonerato alla guida della Sampdoria ed è ancora sotto contratto con il club blucerchiato e quindi deve liberarsi dal precedente vincolo prima di poter firmare un nuovo contratto.

Subito dopo Iachini e Di Francesco, ex tecnico di Roma e Sassuolo, nel toto allenatori ha visto coinvolti numerosi nomi tra i quali anche Rafa Benitez, impossibile però da raggiungere e già nel mirino del West Ham, e comprende il rumeno Adrian Mutu, ex calciatore della Fiorentina, allenatore del Rapid Bucarest, Edy Reja, ex ct dell'Albania che con il Napoli centrò una doppia promozione dalla C alla A, Walter Mazzarri, anche lui ex tecnico degli azzurri che vinse una Coppa Italia con Hamsik, Lavezzi e Cavani ma che in questo momento non è una pista percorribile, e Leonardo Semplici. Sotto contratto con il club granata c'è Stefano Colantuono, responsabile del settore giovanile, che l'anno scorso guidò la Salernitana dopo l'esonero di Castori e venne a sua volta esonerato prima dell'arrivo di Nicola: ma la sua ipotesi di traghettatore, con la sua presenza in panchina nel derby contro il Napoli se non dovesse ancora essere formalizzato un accordo con un nuovo allenatore, non sembra possa prendere piede. 

L'esonero del tecnico piemontese che raggiunse l'anno scorso a Salerno una salvezza incredibile era nell'aria già subito dopo il tonfo clamoroso di Bergamo: ieri mattina intorno alle 11 l'ufficializzazione della decisione da parte del club granata con i ringraziamenti al tecnico «per la passione e la dedizione al lavoro dimostrata, per l'impegno profuso nel raggiungere lo storico traguardo della salvezza in serie A».

E l'ex allenatore granata nel giorno del congedo ha salutato postando una foto sul suo profilo Instagram mentre applaude la curva sud dell'Arechi.

Il presidente Danilo Iervolino si è messo subito in movimento per la scelta del successore ed è partito il suo lavoro con l'ad Maurizio Milan e il direttore sportivo Morgan De Sanctis e da ieri pomeriggio c'è stato un lungo vertice a Roma che si è protratto fino alla tarda serata per valutare tutte le possibili soluzioni per il dopo Nicola: dopo il ko di Bergamo contro l'Atalanta sono stati contattati diversi tecnici per capire la disponibilità e il tipo di accordo se soltanto semestrale con opzione per la stagione successiva, in modo da poter poi scegliere anche un altro nome a giugno (potendo magari poi proiettarsi su un giovane tecnico libero), oppure se di durata più lunga. La durata del contratto è uno degli aspetti che il club granata tiene presente nelle valutazioni insieme al profilo del nuovo tecnico da scegliere. Giornata frenetica con le varie ipotesi prese in esame e con quella di D'Aversa che ha preso più sostanza rispetto alle altre ma con altre situazioni ancora in ballo. 

Il nuovo allenatore avrà il compito di rilanciare la Salernitana che dopo l'exploit del 30 ottobre all'Olimpico contro la Lazio (splendido successo in rimonta per 3-1) si è smarrita conquistando solo due pareggi e rimediando ben 4 sconfitte. Una squadra che ha avuto una clamorosa involuzione acuendo le grandi difficoltà soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva e in tal senso quella di Bergamo è stata la peggiore espressione del campionato dopo i 5 gol presi in trasferta dal Sassuolo e i 3 dal Monza. Numeri impietosi in riferimento ai gol subiti: con 35 reti al passivo la Salernitana è la squadra che ha incassato più reti in serie A. Ochoa aveva coperto le lacune della squadra con due prestazioni stratosferiche contro Milan e Torino ma nulla ha potuto anche lui contro l'Atalanta.

La squadra si è ritrovata ieri in primo pomeriggio per la ripresa della preparazione al Mary Rosy in litoranea, al campo c'era Simone Barone, il secondo di Davide Nicola, campione del mondo 2006: allenamento con partitella finale sotto la pioggia, per i granata che sono rimasti in panchina contro l'Atalanta e quelli che sono entrati a partita in corso, contro la Primavera guidata da Luca Fusco, ex capitano e bandiera dei granata. Nessun tifoso all'esterno del centro sportivo sulla litoranea, dopo la grande amarezza della domenica a Bergamo vissuta dai supporters granata sugli spalti del Gewiss Stadium. Per il derby all'indisponibilità di Bronn si è aggiunta quella di Fazio, messo fuori gioco da un infortunio muscolare. Torna a disposizione Daniliuc che ha scontato il turno di squalifica. 

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