Avellino: stagione fiasco, ma non è ancora finita

Domenica ultimo atto, dai play off ai play out tutto è ancora possibile

Massimo Rastelli
Massimo Rastelli
di Marco Festa
Mercoledì 19 Aprile 2023, 10:03 - Ultimo agg. 11:48
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All'Avellino sarebbe bastato fare la propria parte quando era artefice del proprio destino, ma a furia di dondolare sull'altalena di risultati si è ritrovato gambe all'aria.
Combinazioni su combinazioni per capire come possano essere evitati playout o centrati i playoff. Più di un analgesico, da tenere a portata di mano, per affrontare l'argomento.

Premessa: ogni tipo di proiezione che porti a qualcosa di positivo per i biancoverdi, soprattutto in chiave spareggi promozione, passa da 3 punti d'obbligo domenica prossima (ore 17:30) al "Partenio-Lombardi" contro il Monterosi.
Ultima giornata contro un avversario potenzialmente alla portata, ma che eviterebbe i playout vincendo in Irpinia qualora l'Andria non passasse a Latina. Dunque, se non si vince si parla di aria fritta. Tornando ai calcoli, così come con un successo, basterebbe un pareggio per "festeggiare" la salvezza: la priorità in un turbinio di "se".
Un punticino permetterebbe di non dover sperare nelle disgrazie sportive altrui per scansare il buco nero dei playout.

Che tristezza, ulteriore, sarebbe farsi risolvere il problema di un ko da un mancato acuto dell'Andria a Latina o del Messina a Taranto o se, in caso di stop contro gli uomini di Menichini e blitz di Andria e Messina, non resterebbe che confidare in una sconfitta della Turris a Foggia affinché si configuri un arrivo a quota 43 con corallini e i peloritani.

Sarebbe un'onta, l'ennesima stagionale, ritrovarsi a ringraziare la classifica avulsa (Turris 9, Avellino 6, Messina 3), che decreterebbe lo spareggio per non retrocedere tra Messina e Fidelis Andria.
Con un briciolo d'orgoglio, senza pensare ad altro, bisognerebbe vincere col Monterosi e non solo per non lasciare nulla di intentato dopo aver rovinato tutto; anche se per qualificarsi ai playoff serve un mezzo miracolo.
Non sono comunque impossibili i ko interni, contemporanei, del Taranto con il Messina, del Potenza con il Catanzaro e della Juve Stabia con l'Audace Cerignola; quello della Virtus Francavilla in trasferta con la Viterbese fanalino di coda con un solo risultato per l'assalto ai playout.
Non è agevole neppure il compito del Giugliano a Crotone (nonostante il secondo posto sicuro per i silani) e per il Latina nella sfida casalinga con l'Andria di cui si è già parlato.

L'Avellino chiuderebbe addirittura nono se si materializzasse un incredibile arrivo di 8 squadre a quota 46 ma, per sommi capi, lo scenario più plausibile in cui sperare è: battere il Monterosi, augurarsi che il Taranto non faccia altrettanto con il Messina, che il Potenza cada contro la capolista a caccia di record e la Juve Stabia s'arrenda al Cerignola mentre la Virtus Francavilla non vada oltre il pari a Viterbo.
In questa situazione i lupi chiuderebbero decimi imponendosi per differenza reti generale in una classifica avulsa in perfetta parità con Taranto e Virtus Francavilla (tutte a 7 punti).
Sì, roba da mal di testa. Come quello che, vada come vada, verrà all'Avellino. I ragazzi della Curva Sud hanno infatti deciso di entrare e contestare dal primo anello per tutto il primo tempo. Forse lo faranno con l'ausilio di centinaia di fischietti nei minuti iniziali per lasciare spazio, nella ripresa, al tifo: solo per la maglia e la città.
 

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