Benevento bello di sera, battuto di misura il Foggia

Consolidato il secondo posto in classifica, il gol nella ripresa

Benevento bello di sera, battuto di misura il Foggia
Benevento bello di sera, battuto di misura il Foggia
di Luigi Trusio
Domenica 3 Marzo 2024, 11:47
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Missione compiuta. Il Benevento batte il Foggia di misura con una leggera sofferenza nel finale, al termine di una gara sporca, combattuta e con pochi spunti degni di nota. La decide uno spunto di Lanini favorito dal solito assist di Improta (3 passaggi vincenti nelle ultime due partite).

I giallorossi mettono il fiato sul collo alla Juve Stabia (in campo domani nel derby con la Casertana) consolidando il secondo posto e rimontando fino a -4. Ad Auteri mancano Meccariello che ancora non è pronto e Pastina squalificato. Il tecnico siciliano propende per la formazione annunciata, con l'unica variazione di Bolsius al posto di Starita, che era in odore di panchina dopo qualche prestazione incolore. Ciciretti riconfermato dal primo minuto, stesso discorso per il tandem Pinato-Nardi in mediana. In difesa Terranova prende il posto di Pastina con Capellini che si allarga da braccetto sinistro, la vera novità è Simonetti schierato da esterno mancino, sulla falsariga del match col Sorrento.

La partita si gioca in un clima surreale: assenti i tifosi del Foggia (nel settore ospiti una decina di non residenti in Daunia, gli unici che potevano acquistare il biglietto), in silenzio per tutto il primo tempo quelli del Benevento, pare in segno di protesta per la mancata autorizzazione all'ingresso di uno striscione.

La partita appare bloccata sin dalle prime battute con il Foggia che fa molta densità e si chiude bene, ostruendo le traiettorie di passaggio. In avvio Berra si sgancia sulla destra e mette dentro per l'accorrente Lanini, che calcia di prima intenzione senza inquadrare la porta e chiedendo invano una deviazione.

Il Foggia s'affaccia di rado ma quando lo fa il Benevento trema: al 12' Millico approfitta di uno scivolone di Terranova e sgancia il destro a giro dal limite, Paleari ci mette una pezza e smanaccia sul palo, arriva Santaniello che trova ancora una volta l'opposizione dell'estremo giallorosso. L'enorme rischio corso non scuote i padroni di casa, che faticano parecchio a trovare spazi e sfruttare le ripartenze. Cosa che gli ospiti fanno ogni qualvolta riescono a portare pressione e a rubare palla, complici i ripetuti errori indotti degli avversari. Bisogna attendere la mezzora per rivedere i giallorossi nell'area dei "satanelli", quando Improta riesce a crossare dalla destra per la testa di Simonetti che stacca bene, ma conclude alto sulla trasversale.

Le ultime due chance della frazione d'apertura sono di marca rossonera, con Schenetti che riesce ad andare due volte al tiro nella stessa azione, trovando nel primo caso la respinta di Paleari e poi concludendo alto da posizione defilata, e successivamente con Papazov, lasciato in area su azione d'angolo, che colpisce indisturbato ma per fortuna la sfera si perde a lato di poco. Nella ripresa la Curva entra e comincia a spingere ma il tema non cambia, Foggia con 9 uomini a schermare l'area di rigore e il solo Santaniello davanti.

Il Benevento è pericoloso solo sui tiri dalla bandierina: Ciciretti pennella per la testa di Berra sul secondo palo, ma la sua incornata torva la respinta di piede di Perina. Serve una fiammata per sbloccarla. Che giunge, puntuale, al minuto 10'. Berra e Improta recuperano palla sulla corsia destra e quest'ultimo la appoggia in verticale per Lanini che trafigge con freddezza il portiere in uscita. Una volta in vantaggio Auteri decide che è ora di cambiare il tridente, prima però Lanini trova il tempo per cercare il bis personale dalla distanza sparando alto. Dentro Ciano, Carfora e Marotta, per Ciciretti, Bolsius e Lanini. Da quel momento in poi diventa una gara di sofferenza, ma neanche troppa visto che il Foggia è assai impreciso pur tenendo l'iniziativa. Tra mischie in area e palloni scaraventati dentro, le uniche due vere occasioni capitano sui piedi di Riccardi (sinistro a lato) e Millico, con respinta di schiena di Berra a Paleari battuto.

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