Tavernelli scalda i motori per il derby contro il Benevento. Obiettivo recupero in tempo per lunedì per l'attaccante umbro che, a causa di un problema al ginocchio, non è sceso in campo domenica in occasione della deludente sconfitta della Casertana contro il Messina. Recupero necessario visto che l'assenza di Montalto per squalifica spariglia i piani di Cangelosi per l'attacco.
Il bomber di Erice, autore di 7 reti in campionato finora, salterà la terza partita nelle ultime quattro. A Potenza contro il Sorrento e a Monopoli non aveva giocato per via di improvvisi attacchi influenzali.
Il rientro di Tavernelli consentirà a Cangelosi di schierare il miglior attacco di scorta possibile con lui e Carretta ai fianchi dell'attaccante beneventano. Sarà lui a guidare il reparto offensivo della Casertana contro la squadra della sua città in un derby delicatissimo per molteplici ragioni. Per la classifica innanzitutto con i falchetti che arrivano al match con il secondo posto in tasca e con due punti di vantaggio sulla corazzata giallorossa retrocessa dalla B quest'estate. Per le ambizioni dei rossoblu, che sono inciampati contro il Messina nella prima sconfitta dopo 12 risultati utili consecutivi.
E per il morale di Proietti e compagni che devono riscattare immediatamente l'inatteso passaggio a vuoto di domenica e confermarsi squadra da altissima classifica e credibile inseguitrice della Juve Stabia per la B diretta. Infine, non per importanza, per i tifosi. Sono passati quasi otto anni da quel 13 marzo 2016 in cui si disputò l'ultimo derby al Vigorito. Quella, nella storia recente della Casertana, resta ancora cerchiata a nero come una data della vergogna. I falchetti ambivano alla B come i sanniti, arrivarono a Benevento con grandi ambizioni e furono sconfitti clamorosamente per 6-0. Oltre mille tifosi casertani avevano seguito la squadra al Vigorito e la loro delusione è ancora viva, come quella di chi era rimasto a casa. Da allora le strade dei due club si sono divise: il Benevento è salito fino alla A (due volte»), la Casertana è rimasta in C, poi per due anni, addirittura è stata nei dilettanti.
Il derby del Vigorito (quello di andata si è già giocato al Pinto ed è finito 0-0) è un po' lo spartiacque del presente: si scontrano le ambizioni di risalita in B di una squadra, quella rossoblu, appena tornata in C e dell'altra, quella sannita che in B vuole ritornarci subito. Secondo i bookmakers la Casertana ha poche speranze. I pronostici danno la vittoria del Benevento a meno di 1,5, il pareggio intorno a 4 e la vittoria dei falchetti anche a 7,5. Ma pronostici simili davano per sfavorito anche il Messina domenica al Pinto ma tutti sanno come è finita.
Alla Casertana il compito di sovvertire le nefaste previsioni degli esperti delle scommesse. A patto di ritrovare la quadra giusta e di tornare a essere quella squadra brillante, compatta, aggressiva ed efficace in attacco che tanti buoni risultati ha conquistato finora. Molto dipenderà anche dal modo in cui i falchetti riusciranno ad assorbire l'assenza di Montalto, unico centravanti vero per caratteristiche. Con Curcio da "falso nueve" i risultati sono arrivati ma le occasioni (come a Potenza contro il Sorrento e a Monopoli) molto meno. A Cangelosi il compito di insegnare alla squadra come sfruttare al meglio le caratteristiche dell'attaccante anche quando gioca in posizione centrale. Del resto il tecnico sa come si fa: quando Cangelosi era con Zeman al Foggia Curcio giocava da centravanti. Ed in totale, quell'anno (2021-2022) di gol ne segnò 16. Ieri, per la Casertana, il primo allenamento settimanale. Tavernelli e capitan Celiento hanno svolto lavoro differenziato ma aumentato l'intensità della corsa. Nessuna defezione, dunque, per il tecnico.