Reclamo infondato e dunque respinto, con condanna a versare al San Marzano la somma di 500 euro per lite temeraria. Si è risolto così, in maniera anche prevedibile, il reclamo proposto dalla Nuova Florida Ardea a margine della gara esterna contro i blaugrana.
Il club laziale aveva richiesto la ripetizione della gara per un presunto errore tecnico del direttore di gara. Il dispositivo del giudice sportivo di Serie D parla di «presunti e meramente asseverati errori tecnici dell’arbitro derivanti da una pluralità di “anomalie” in violazione delle regole 6, punto 5, e 8, punto 2 del Regolamento del Giuoco del Calcio».
In particolare, secondo la ricostruzione della Nuova Florida Ardea, in un'azione di gioco «il direttore di gara avrebbe tardivamente rilevato e perdipiù dichiarato ai calciatori una posizione irregolare di fuorigioco, per poi far riprendere il gioco con una rimessa dal fondo».
Secondo il supplemento di referto inviato dal direttore di gara al giudice, nel frangente l'arbitro aveva ritenuto non punibile il fuorigioco facendo cenno all'assistente di aver fatto proseguire il gioco; cenno peraltro non ravvisato dall'assistente e chiarito al termine dell'azione stessa.
Il giudice sportivo, oltre ad aver respinto il reclamo, vista la sua infondatezza ha anche condannato la Nuova Florida Ardea al pagamento delle spese (appunto 500 euro) in favore del San Marzano Calcio, a titolo di responsabilità per lite temeraria in forza dell’articolo 55, comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva.