Barcellona-Napoli, al Camp nou
il pari arriva per un «fallo di unghia»

Barcellona-Napoli, al Camp nou il pari arriva per un «fallo di unghia»
di Delia Paciello
Venerdì 18 Febbraio 2022, 20:06
3 Minuti di Lettura

Non va giù ai napoletani il pareggio al Camp Nou dopo un primo tempo di carattere e intensità da parte degli azzurri. E lo sfogo si riversa sui social: «Potevamo chiuderla, che peccato questo risultato!», si legge per le piazze virtuali.

Ancora una volta l’amaro in bocca per un altro big match in cui i ragazzi di Luciano Spalletti potevano fare di più. Ma manca sempre qualcosa: come in un déjà vu, dopo l’Inter in campionato anche col Barcellona il Napoli si è subito mostrato padrone del campo  e in grado di cancellare ogni timore persino nei tifosi più pessimisti. Poi nella ripresa un episodio ha rimesso in pari il risultato e da lì la situazione è sfuggita di mano. «Manca la mentalità, la reazione da grande squadra»; «Non abbiamo giocatori di esperienza e in questi casi pesa», commentano sul web. 

 

Nello specifico stavolta non è stato un episodio qualunque, ma un nuovo genere di fallo: dicesi «fallo di unghia» per il popolo del web. E così dopo il meraviglioso gol di Zielinski di nuovo tutto annullato, tutto da rifare. «Pallone sfiorato con un polpastrello da Jesus che non poteva tenere le braccia chiuse in quella posizione, avrebbe perso l’equilibrio. E non ha manco deviato la traiettori», sottolineano i napoletani in accordo col mister. «Uno di quei rigori che di solito danno solo alla Juventus, non mi aspettavo succedesse anche in Europa», «E poi non hanno visto il ben più netto rigore su Osimhen», punge ancora qualcun altro. Ma sono in tanti sul web a ribellarsi: «Dare un rigore così è la morte del calcio. Potevamo pure perdere, ma subendo gol, non così».

Ma questo non è successo perché i blaugrana sembravano particolarmente in difficoltà sotto porta: «E poi ci lamentiamo del Napoli. Questi hanno quei giocatori e poi davanti al portiere sbagliano tutto. Per fortuna», ironizzano i tifosi.

Tuttavia, nonostante i problemi in fase realizzativa dei padroni di casa, a soffrire particolarmente nella ripresa sono stati proprio gli azzurri invertendo le parti rispetto al primo tempo: schiacciati nella propria metà campo, troppi errori nei passaggi non hanno consentito di costruire e spingersi in avanti con rari lanci verso Osimhen, purtroppo il più delle volte in fuorigioco. Solo in avanti Victor ha dimostrato di dover ancora migliorare nella tecnica e nella visione del campo. Ed è anche per questo che in tanti urlavano a gran voce il nome di Ciro: «Avrebbe potuto giocare insieme al nigeriano»; «Farlo giocare sempre solo cinque minuti mi sembra un offesa». Ma poi il colpo di grazia è arrivato con gli infortuni: ancora troppi muscolari che preoccupano gli spettatori. 

 

Tuttavia il risultato del Camp Nou non è affatto da buttar via. Ma le beffe non sono finite: «Peccato che una volta che segniamo fuori casa non vale il gol doppio». E così il ritorno al Maradona assume il sapore di una finale, di uno scontro da dentro o fuori. E così sarà. Di mezzo però c’è la trasferta a Cagliari, che anche alla luce delle nuove assenze non sarà una gara semplice. Ma l’Europa League intanto ha fatto venire l’acquolina in bocca in città, e si sogna anche lì. Perché se il Napoli riuscisse davvero a battere il Barça si aprirebbero nuovi scenari. E allora pronti con corni e scongiuri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA