Commisso chiede rispetto
ma non rispetta Spalletti

Commisso chiede rispetto ma non rispetta Spalletti
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Mercoledì 7 Settembre 2022, 19:00 - Ultimo agg. 8 Settembre, 07:30
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Rocco Commisso, presidente italo-americano della Fiorentina, si lamenta (e talvolta a ragione) di una sorta di razzismo che c'è nei confronti di un uomo che è partito dal profondo Sud (Calabria) ed è diventato uno dei più grandi uomini d'affari negli States. Dato che è così sensibile, perché allora non rispetta chi viene insultato nello stadio della civile Firenze dove gioca la sua squadra, chiedendogli magari scusa?

Commisso ha definito «inaccettabile» il comportamento di Luciano Spalletti al termine di Fiorentina-Napoli, perché il tecnico - dopo essere stato insultato per tutta la partita - si è avvicinato ai tifosi viola che lo avevano provocato. Uno di essi (allenatore di squadre giovanili) ha tentato di colpirlo con uno schiaffo e un altro (79enne) gli ha lanciato una bottiglietta.

Quei due tifosi - e questo forse sfugge al patron della Fiorentina secondo cui i suoi tifosi sono tutti bravi e belli - hanno ricevuto il Daspo per due anni. È stato inaccettabile il loro comportamento o quello di Spalletti, che per l'intera partita ha ascoltato insulti, rivolti anche alla sua novantenne madre?

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, si è scusato con Spalletti e con il collega Manfredi sta programmando un'iniziativa nel segno dell'amicizia tra le due città in occasione della partita di ritorno al Maradona. Da Commisso invece c'è stata quasi una tirata di orecchie all'allenatore - fiorentino - del Napoli. E, dopo avere ascoltato le sue parole, abbiamo la certezza che il calcio italiano non è destinato a migliorare. Anzi.

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