De Laurentiis a Che tempo che fa, addio a Spalletti: «Mi ha detto che il ciclo è finito»

«Mi ha dato tanto e io lo ringrazio, ora è un uomo libero»

Aurelio De Laurentiis a Che tempo che fa
Aurelio De Laurentiis a Che tempo che fa
di Bruno Majorano
Lunedì 29 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 15:51
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Pochi giri di parole. Aurelio De Laurentiis ha scelto il tavolo di «Che tempo che fa» su Rai 3, al cospetto di Fabio Fazio, per svelare il futuro di Luciano Spalletti. «È un uomo libero. Dopo 50 anni di cinema e tante esclusive con attori e sceneggiatori, quando uno viene da te e dice: ho fatto il massimo, si è concluso il ciclo della mia vita, ho un contratto ma vorrei avere un anno sabbatico, che fai, ti opponi? No. Perché nella vita devi essere generoso. Mi ha dato tanto e io lo ringrazio, ma ora è giusto che faccia quello che ama fare». Detto, fatto, e allora l'impressione è che quella di domenica contro la Sampdoria sarà l'ultima volta di Spalletti sulla panchina del Napoli, la squadra con la quale ha vinto lo scudetto. «Un anno fa non ci credeva nessuno. In conferenza stampa, dopo le partenze di giocatori che avevano finito il loro ciclo ma molti non erano della mia stessa idea. Solo io pensavo di poter vincere lo scudetto. Quando l'ho detto ci fu lo sgomento totale. Anche Spalletti mi guardava sgomento, non poteva sapere chi avevamo acquistato. Ma è stato un grandissimo allenatore di questi ragazzi. Ci sono gli allenatori che vogliono fare il mercato e quelli che allenano, Spalletti allena. Gli abbiamo dato una materia straordinaria che ha fatto crescere».

Ma il Napoli è anche lo stadio Maradona. «Diego continua a giocare con noi, ci sono tutti i suoi murales ovunque e quando farò diventare questo stadio veramente del Napoli ci spenderemo centinaia di milioni, faremo un museo straordinario dove si potrà giocare con Maradona. Lo stadio dovrebbe pulsare 7 giorni su 7».

E poi torna sullo stadio. «Sì, perché il comune ce lo darà per 99 anni, anzi ce lo deve dare altrimenti lo vado a costruire a Caserta». Ma il Napoli è anche la sua rosa. «Osimhen e la sua mascherina sono un grande risultato anche dal punto di vista del marketing. E io con i miei ragazzi ho un rapporto bellissimo: l'altra sera eravamo da Gigi D'Alessio in piazza del Plebiscito, è stato bellissimo. Ma per il futuro si è già offerto un osservatore per fare scouting per noi in Giappone. Vorrei recuperare i tifosi più giovani con dei corsi per diventare allenatori. Bisogna essere competitivi tenendo i conti in ordine». 

 

De Laurentiis grande anfitrione dell'appuntamento più atteso, Napoli-Sampdoria. Domenica gli azzurri festeggeranno lo scudetto al termine della gara (in programma alle 19, per coinvolgere anche l'aera nord e centroamericana) contro il napoletano ed ex azzurro Fabio Quagliarella. E ovviamente si pensa già alla festa di domenica presentata da Stefano Di Martino. La squadra sarà premiata da Casini al termine della gara e Di Lorenzo solleverà la coppa davanti al popolo del Maradona. In queste ore, infatti, il club si incontrerà con Prefettura e Comune per stabilire il piano sicurezza. Non solo il Maradona, ma anche quattro maxischermi saranno allestiti in altrettante piazze della città, mentre anche nell'area metropolitana - su indicazione del Sindaco Manfredi - sono previsti ulteriori eventi. Le immagini della festa del Maradona saranno trasmesse in diretta dalla Rai. Nessuna sfilata con il pullman nelle strade della città come invece è prassi per le squadre che vincono il titolo. 

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