Di Lorenzo, capitano e leader: «Vittoria veramente da grandi»

«Sono contento di essere il capitano di questa grande squadra»

La gioia di Giovanni Di Lorenzo
La gioia di Giovanni Di Lorenzo
di Pino Taormina
Domenica 22 Gennaio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 23 Gennaio, 07:21
4 Minuti di Lettura

In novanta minuti, ha vissuto almeno quattro vite differenti. O forse erano quattro calciatori nella stessa vita: perché Giovanni Di Lorenzo ha attraversato il pomeriggio di Salerno qualsiasi cosa a meraviglia. E sbagliando una sola cosa, quando ha fatto il suo vero mestiere, il difensore. Pirandello e Arturo Brachetti, in confronto, sono dilettanti e anche il mago Houdini non scherza. Come Di Lorenzo, il capitano, sia riuscito a liberarsi dalle catene resta un mistero insondabile, che riguarda certamente la sua meravigliosa e diseguale macchina atletica e il suo spirito indomito. Ha giocato ala, trequartista, seconda punta. E ha fatto gol - e che gol - proprio sul gong. Un colpo da ko, come il tiro da tre sul filo della sirena. «Sono contento di essere il capitano di questa grande squadra», dice forte dei 50 punti e del girone di andata da record.

L'adattabilità è una caratteristica fisiologica, perché le incursioni in area sono sempre state un suo vezzo. Ma ieri sera capitano Di Lorenzo si è superato: perché ha fatto qualsiasi cosa, nella notte di Salerno. «Sapevamo cosa ci aspettava qui e che sarebbe stata una partita difficile per quello che avevano vissuto in questi giorni: la Salernitana è rimasta molto chiusa in difesa facendo quello che immaginavamo avrebbe fatto. Dovevamo far girare la palla bene senza fare errori e magari nel primo tempo non lo abbiamo fatto bene. Poi l'abbiamo sbloccata alla fine del primo tempo ed è andata bene». Di Lorenzo è quello che - non ce ne vogliano gli altri - più di tutti merita questo primo posto: perché quando era giugno e tutti si girano attorno per capire se ci fosse in giro meta migliore di questo Napoli, lui giurava amore eterno al Napoli, chiedeva la fascia di capitano e iniziava la discussione con De Laurentiis per restare a vita qui. «Noi siamo migliorati tanto sotto l'aspetto della gestione della gara e del pallone, sappiamo che ogni gare è una battaglia e questo derby non ci ha sorpreso.

La nostra è una grande vittoria, la vittoria di una grande squadra. I terzini sono un segreto di questo successo? Sì, siamo stati bravi ma è giusto che vengano elogiati quelli che decidono le partite, che fanno le grandi giocate. Ci sono anche gli altri, come quelli come me che sanno che hanno il compito di innescare gli attaccanti, fare il gioco pulito. Ognuno di noi è contento di quello che fa, per questo Napoli».

 

«50 punti, capitano, se lo immaginava?». Già, come non chiedere a Di Lorenzo un bilancio di questa incredibile scalata verso la cima della serie A. «Sicuramente è stato un girone di andata bellissimo, abbiamo fatto tantissime vittorie: questa estate tanti giocatori importanti sono andati via ma noi fin dal primo giorno abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo e ci siamo tolti un bel po' di soddisfazione. Ma certo, non siamo contenti. Dobbiamo con umiltà andare avanti. Con questo stesso spirito». Spalletti è stato quello che lo ha forgiato. Lui lo ammette, impossibile non riconoscere la tramutazione di questo terzino rispetto a quello che faceva con Gattuso. «Il mister ha avuto un ruolo importante nelle mia crescita, in due anni mi ha responsabilizzato anche dandomi la fascia, ho il dovere di dare il massimo, sono contento di esser il capitano di questi grandi calciatori». Nessuno può dimenticare che la frenata scudetto della scorsa stagione è coincisa con il suo infortunio. E che anche l'Italia, nella notte maledetta di Palermo con la Macedonia del Nord, è stata eliminata nella corsa al Mondiale senza di lui, infortunato. Tutti vorrebbero avere un capitano come lui. «Sono contento, la strada però è ancora lunga. Ora bisogna ripartire, domenica c'è la Roma. Ed è un'altra storia». Intanto la squadra si gode due giorni di riposo. Riprende martedì la preparazione. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA