Gabri Veiga, il Celta Vigo frena il Napoli prima delle firme

De Laurentiis sorpreso dallo stop

Viega in azione
Viega in azione
di Pino Taormina
Martedì 22 Agosto 2023, 09:17 - Ultimo agg. 17:01
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Una sera e una notte per cercare di capire come porre rimedio a quelli che in casa Napoli definiscono «equivoci». Di sicuro a Vigo non hanno preso bene l'ultima bozza di contratto inviata dalla Filmauro alla sede del Celta: «Non è quello che ci siamo detti venerdì scorso», la replica degli uomini del patron galiziano Manuel Carlos Mouriño. E così un'intera giornata - e serata - è trascorsa a porre rimedio all'incidente diplomatico che ha frenato l'arrivo a Roma di Gabri Veiga.

L'affare sembrava ormai concluso ma davvero al momento della firma del Celta (c'era già quella di De Laurentiis) è arrivato l'altolà. I due club si conoscono da anni, hanno anche siglato l'operazione Lobotka, ma ieri qualcosa ha fatto saltare i nervi al Celta, forse la riduzione della percentuale di rivendita futura e magari sui bonus. In ogni caso, delle incomprensioni che tutti definiscono rimediabili. Veiga è lì che attende con la valigia in mano: è atteso da un quinquennale da 2 milioni l'anno, non sarebbe semplice per il Celta dire che non se ne fa più nulla. Ma l'operazione, ieri sera, ha avuto una frenata brusca.

Ieri velocissima telefonata con gli agenti di Lozano che hanno chiesto un ulteriore sconto sul cartellino del Chucky per consentirgli una sistemazione (non è facile accasare uno che guadagna 6,5 milioni di euro lordi).

Il Napoli ha ribadito il prezzo: non meno di 25 milioni. Lo cercano in Arabia, ma anche il Los Angeles (sia pure a gennaio).

Non è questione solo legata all'editto di De Laurentiis, ma bisogna fare in fretta con Lindstrom, il danese dell'Eintracht, sedotto dalle sirene partenopee e pronto a lasciare la Bundesliga. Accordo già raggiunto con l'esterno (2 milioni per 5 anni) ma non ancora con i tedeschi che pure tutta questa voglia di darlo via non ne hanno. Però è trattativa molto avanzata.

Con la firma sul rinnovo di Osimhen, si torna a volare oltre quota 90 milioni. E bisogna ancora valutare le proposte del manager Federico Pastorello che, finito il mercato, pure chiederà di ridiscutere il prolungamento-ponte della passata stagione per Meret. Ore è il numero 1 senza rivali del Napoli, vice di Donnarumma. Per il resto, in questi giorni finali che portano al gong di mercato, qualcosa può anche succedere in difesa, a meno che Garcia non ritenga che Juan Jesus e Rrhamani siano coppia affidabile anche in Champions. Dunque non è escluso che possa succedere qualcosa, magari operazione in prestito proprio nel finale di mercato. Occhio a Mohamed Simakan, 23 anni, difensore centrale del Lipsia e su cui a lungo il Napoli ha lavorato in sordina, a riflettori spenti. Perché De Laurentiis vuole una squadra che possa migliorare i quarti di finale di Champions della passata stagione: vero che, almeno a parole, ha abbassato le asticelle (decisione e mossa assai saggia) ma in cuor suo l'obiettivo europeo è quello di approdare almeno ancora ai quarti. Che portano in dote 90 milioni complessivamente e anche la (quasi) certezza dei punti Uefa per approdare alla prima edizione del Mondiale per Club. Che per il patron azzurro è la grande missione di questo biennio.

Lo Sporting Lisbona ha rilanciato per Zanoli: 9 milioni. Risposta secca del ds Meluso: non se ne parla. Intanto, siamo alla traduzione dei contratti per Zielinski: la svolta nel fine settimana scorso, quando l'Al-Ahli aveva fatto filtrare attraverso alcuni canali la notizia di un accordo raggiunto. Non era vero: il centrocampista era in Polonia, a casa, e lì ribadiva quello che aveva già comunicato a Castel di Sangro. E il Napoli lo ha premiato: perché si alzano le cifre del suo nuovo triennale, che sostituisce l'ultimo anno a 4,3 milioni di euro. Zielinski si legherà al Napoli fino al 2026 a 3 milioni netti. I sorrisi, dunque, sono sacrosanti. Attenzione ad Elmas: George Gandi, il suo agente, ha tra le mani alcune proposte tedesche e vuole sapere nel piano di Garcia dove rientra il macedone. Contratto ancora di due anni e situazione da monitorare.
 

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