Kvaratskhelia non è intoccabile per Garcia: sostituzione incomprensibile a Genova

La sostituzione di Khvicha nel forcing finale a Marassi lascia perplessi

Kvaratskhelia
Kvaratskhelia
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Domenica 17 Settembre 2023, 17:43
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Tra luci ed ombre. La guida tecnica di Garcia è già sotto esame ed alle luci che il tecnico evidenzia siano arrivate dai cambi in panchina a Marassi fanno da contraltare le tante nubi del gioco e dei risultati con la pericolosa ombra che si addensa sulla gestione Kvaratskhelia. Il talento georgiano sta attraversando un momento poco felice in quest'avvio di stagione.

Soprattutto se si considera l'impatto avuto dal numero 77 lo scorso anno. Khvicha è a digiuno da mesi, è reduce da qualche noia muscolare di troppo e l'allenatore francese lo ha inserito gradualmente dandogli sempre più minutaggio. Fin qui nulla di male. Ma certamente quello che salta agli occhi in relazione alla gara di sabato sera al Ferraris è stata la sostituzione di Kvara proprio nel forcing finale.

 

Proprio quando il georgiano – che nonostante non sia certamente ancora al top resta tra i più pericolosi del Napoli quando parte palla al piede – avrebbe potuto contribuire magari a completare una remuntada che avrebbe avuto del clamoroso (sopratutto per quanto visto nella prima ora del match). Ed invece sul cartellone luminoso di Marassi è apparso il numero 77 in uscita per far posto a Zerbin.

Kvaratskhelia, che aveva saltato la gara d'esordio a Frosinone, è stato lentamente reinserito da Garcia prima con il Sassuolo e poi facendolo partire titolare (ma tirandolo fuori dopo un'ora di gioco) con la Lazio.
Ieri sera a Genova il georgiano ha giocato quasi tutta la partita e, nel grigiore generale, è stato comunque capace di qualche lampo, costringendo al giallo i suoi marcatori e cercando anche la conclusione in porta.

E se Garcia lo ha sfilato dalla contesa nel momento topico del match si ha l'impressione che, almeno per il momento, il tecnico francese non consideri Kvara il giocatore imprescindibile a cui affidarti sempre. Quello in grado di risolverti la partita in ogni istante anche se non (ancora) al top della forma. Per il momento è così. O almeno, le scelte di campo dicono questo. Tra pochi giorni, con la Champions alle porte, si capirà se Garcia considera sempre il georgiano una pedina come le altre oppure la stella che tutta Napoli ricorda e che non vede l'ora possa tornare a brillare. Magari proprio con la dolce melodia della Champions.

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