Lecce-Napoli, ultras uniti nei cori contro De Laurentiis

Pesa il fatto che la famiglia di De Laurentiis è proprietaria anche del Bari

Zambo Anguissa in azione
Zambo Anguissa in azione
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Sabato 8 Aprile 2023, 08:00 - Ultimo agg. 9 Aprile, 10:20
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«Napoli siamo noi». Eccoli i mille che nel settore ospiti rispolverano i bandieroni della discordia. Dicono, all'esterno dello stadio di Lecce, che già domani presenteranno domanda al Gos per poterli far accedere al Maradona per la gara con il Verona. Servizio d'ordine schierato fin dalla mattina, per evitare possibili contatti: alla fine, ci sono stati solo dei brevi cori. E quasi tutti ai varchi di ingresso dell'impianto di via del Mare.

È un conto alla rovescia, c'è poco da fare e da dire. Gli ultrà, però, passano il tempo ancora ad alzare cori contro Aurelio De Laurentiis (assente, ha seguito la partita a Lacco Ameno), nonostante una partita piena di emozioni, di cadute e di risalite.

I cori contro il patron del Napoli li intonano anche quelli della curva del Lecce: ma pesa il fatto che la famiglia di De Laurentiis è proprietaria anche del Bari. E la rivalità, qui, è accesissima. Sono presenti nel settore ospiti quelli della Curva A, che hanno deciso a inizio stagione di fare la fidelity card: tutti in nero, a sventolare le bandiere del Napoli. Alla fine tutto è andato per il verso giusto, con l'applauso finale alla squadra che è andata a raccogliere i cori dei propri tifosi. Tensione solo un po' sugli spalti: c'erano molti meno napoletani che in altre trasferte degli ultimi tempi, come quelle di Reggio Emilia, Empoli e Torino. Dove negli stadi davvero c'era già un clima da scudetto anticipato. Qui, zero. Forse in tutto un duemila tifosi, quasi tutti in tribuna centrale. E c'è anche chi, tra gli spettatori di casa, dopo l'autogol di Gallo ha insultato Edo De Laurentiis, il vice presidente che era in tribuna autorità. Momenti in cui si è sfiorata la lite vera e propria. Ma è stato, come sempre, impeccabile il servizio di sicurezza del Napoli: che ha riportato la calma sugli spalti. Screzi, dunque. Dicono: normale. Ma non lo è. Portare i bambini diventa sempre un rischio. Lo stadio a misura di famiglie, il sogno di De Laurentiis, è ancora lontano. Punti di incontro, come auspicato anche da Spalletti, non possono essere trovati. Il nodo ultrà sarà oggetto di discussione anche nei prossimi giorni: in ogni caso, il Napoli esclude ancora che possano essere concesse delle aree di free zone. Il club vuole che le regole vengano rispettate anche in Curva.

 

Molti dei mille presenti a Lecce saranno anche a San Siro mercoledì. Dove si aspetta una massiccia invasione di napoletani anche in altri settori. Vero che la vendita libera che parte nelle prossime ore è assai limitata, vista che quasi tutti gli abbonati hanno esercitato la prelazione. 

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