Napoli calciomercato, frenata Gimenez: il Feyenoord spara troppo alto; si tratta per Hancko

È il primo obiettivo per sostituire Osimhen ma gli olandesi non si spostano da 60 milioni

Santiago Gimenez
Santiago Gimenez
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Lunedì 8 Aprile 2024, 06:20 - Ultimo agg. 9 Aprile, 07:33
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L’idea di restare come vice, non fa fare salti di gioia a Calzona. Ma anche l’idea di fare uno sgarbo alla Slovacchia che gli ha dato il permesso di venire qui non gli va giù. Ed è per questo che ieri, tra l’intristito e l’infastidito, ha respinto l’idea di rimanere nel Napoli nel vecchio ruolo di assistente. Non solo perché c’è un impegno con la federazione di Hamsik fino al 2026. Per lui, in ogni caso, sarebbe un passo indietro nella carriera, ma che a 55 anni a fine stagione prenderà, in ogni caso, in considerazione.

«De Laurentiis non me lo ha chiesto». È ormai convinto di meritarsi ben altra chiamata, il tecnico di Vibo Valentia, ma alla fine rifletterà davanti all’ipotesi che sta facendo De Laurentiis di voler confermare lo staff tecnico attuale ma affiancandolo al nuovo allenatore. Intanto, il club azzurro si terrà stretto Francesco Sinatti, il suo preparatore atletico. Facendo carte false. Calzona, eterno secondo, ma anche quarto e quinto nella sua carriera, crede adesso di meritare ben altro ruolo: anche nel Napoli, certo. Ma ovvio le sue carte non può e non deve scoprirle: lui ha un accordo con la Slovacchia che prevede che, terminati i tre mesi col doppio incarico, torni a tempo pieno con la federazione di Bratislava. E che dopo l’Europeo si metta al lavoro per la qualificazione al Mondiale.

Ovvio, che Calzona non possa che dire che non ci sono altre proposte sul tavolo, perché l’intesa tra il Napoli e la Slovacchia prevede il via libera (non a titolo gratuito, è stata anche pagata una piccola liberatoria di quasi 100mila euro) fino al 20 maggio. E basta. Senza colpi bassi. Perché poi c’è il ritiro in Austria e solo quello. E poi, in cuor suo, accarezza il sogno di restare ma come capo allenatore. Motivo per cui respinge ogni altra ipotesi. Ma De Laurentiis pensa ad altro, si sa. Lo sa anche Calzone: Conte e Italiano, su tutto e tutti, con Pioli come outsiders nel caso in cui il Milan lo lasci partire a fine stagione. De Laurentiis non vuole arrivare a maggio con il casting ancora aperto. Motivo per cui va alla ricerca di tecnici liberi e senza vincoli contrattuali con altri club: ieri a Monza ha fatto la sua apparizione Paulo Sousa, che pure a giugno era finito nella lista dei papabili al dopo-Spalletti. Lucianone era certo, un anno fa più o meno di questi tempi, che sarebbe stato Italiano il suo successore. Ma l’estate scorsa c’era un contratto che lo legava alla Fiorentina. E sgarbi a Commisso, De Laurentiis non li farebbe mai.

L'erede

Il futuro è adesso, tanto non cambia nulla con l’Europa League e la Conference. Ovvio, si può inseguire il crollo della Roma, ma il sogno è legato solo al secondo tempo di Monza. E una rondine, questo Napoli lo ha ben insegnato, non fa primavera. Ieri emissari azzurri sono stati a Rotterdam: il Feyenoord ha strapazzato per 6-0 l’Ajax ma Gimenez non ha segnato. Hancko ha giocato come terzino sinistro e questo è un altro appunto interessante sull’agenda del ds in pectore, Manna. Già, Hancko è una trattativa molto calda, iniziata da qualche settimana dopo che anche Calzona ha fornito una relazione positiva sul difensore slovacco. Su Santiago Gimenez c’è una riflessione: il Feyenoord vuole 60 milioni e c’è già l’asta. Motivo per cui, De Laurentiis vuole attendere ancora prima di andare all’assalto. Intanto, aspetta che arrivi la cessione di Osimhen: nei prossimi giorni alla Filmauro c’è un vertice per capire se il Psg o il Chelsea sono disposti a versare la clausola (come fece la Juventus per Higuain) oppure serve una trattativa. Come in tutte le cose che riguardano il nigeriano, le cose non sono ancora chiare. Il Barcellona - in piena baraonda finanziaria - prepara due offerte: per Lobotka e Kvaratskhelia. De Laurentiis ha già detto di no agli emissari catalani. Prossimi giorni decisivi per il rinnovo di Kvara: 3-4 milioni all’anno e prolungamento fino al 2028. Di Lorenzo chiederà un incontro a bocce ferme: senza garanzie sul progetto per il futuro, ha anche lui un’offerta dalla Premier per cambiare aria. Ma non intende restare in Italia. Il prossimo tecnico porterà con sé a Dimaro Gaetano, Caprile e Folorunsho: si potrebbe ripartire da loro tre. Meret? Dubbi sulla sua permanenza. Pastorello, il suo potente agente, vuole discuterne con De Laurentiis.

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