Napoli-Empoli, Valdifiori: «Azzurri, attenzione: i toscani lottano e hanno fame di punti»

Il centrocampista: Garcia alla fine saprà trasformare i mugugni in applausi

Valdifiori
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di Eugenio Marotta
Sabato 11 Novembre 2023, 09:53 - Ultimo agg. 16:36
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Dici Napoli-Empoli e pensi a Mirko Valdifiori. Il centrocampista, doppio ex, ancora si diverte in mezzo al campo e sta dando una mano alla Vis Pesaro in terza serie.

Valdifiori: domani è una sorta di testa-coda. Chi rischia di più?
«Sulla carta è una partita che il Napoli deve fare sua. Che non può sbagliare, insomma. Soprattutto se vuole accorciare la distanza dalla vetta. L'Empoli invece vorrà fare punti in ottica salvezza».

Il Napoli ha un solo risultato: è un'arma a doppio taglio?
«Non direi: parliamo di una squadra di caratura internazionale che sa che deve scendere in campo e vincere.

Poi nel calcio tutto può succedere, ma i giocatori del Napoli sono maturi e consapevoli della loro forza».

Eppure i campioni d'Italia sono un po' in affanno. Cosa c'è che non va?
«Bisognerebbe essere all'interno dello spogliatoio per capirlo e sapere quello che chiede Garcia. In un'annata ci sono anche gli episodi che possono girare bene o meno bene. Il campionato comunque è ancora lungo e non bisogna buttarsi giù. Inutile guardare troppo alla distanza dalla vetta adesso: saranno gli scontri diretti a fare la differenza».

Ma Garcia è l'allenatore giusto?
«Faccio una premessa: Garcia accettando Napoli ha fatto una scelta coraggiosa. Si è messo a disposizione della squadra e della gente e sono convinto che farà di tutto per trasformare i mugugni in applausi».

Non ha risposto, però.
«Dopo lo scudetto stravinto e con un cambio di allenatore ci può stare che i giocatori devono ancora metabolizzare quello che chiede il nuovo tecnico. E poi non è semplice rifare quello che ha fatto Spalletti. Ripetersi non è mai facile. Ma il Napoli sta facendo il suo cammino. Magari meno bene dell'anno scorso, ma resta sempre una grande squadra».

Veniamo al centrocampo. Lobotka resta un faro ma non fa più la stessa luce. Involuzione o cambio di consegne?
«Anche in questo caso molto dipende dai risultati: se si perde o si pareggia la prestazione del singolo viene esaltata di meno. L'anno scorso è stato il centrocampista più forte della stagione. Poi è anche vero che durante la carriera ci sono alcuni allenatori che esaltano le tue caratteristiche ed altri meno».

Per chi tifa domenica?
«L'Empoli mi ha lanciato, mentre a Napoli ho avuto la prima chance importante anche a livello europeo e sono rimasto un grande tifoso azzurro. Sarò spettatore neutro. Spero solo di vedere una bella partita. Sarò in ritiro e poi la sera in campo a Cesena».

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