Napoli-Inter 0-3, furia De Laurentiis: l'arbitro accerchiato nel tunnel

La protesta subito dopo il triplice fischio finale

Walter Mazzari con Victor Osimhen
Walter Mazzari con Victor Osimhen
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Lunedì 4 Dicembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:41
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La reazione di Aurelio De Laurentiis è furente, è lui che decide che Mazzarri non debba andare a parlare né in tv né in sala stampa: silenzio totale del tecnico. Ma è un silenzio che fa rumore. L'allenatore del Napoli è quasi più arrabbiato del patron, in tanti cercano da Massa delle spiegazioni che non arrivano e non convincono. Il tecnico le chiede anche al quarto uomo, Rapuano. «Ci sentiamo penalizzati, sono stati fatti degli errori gravi: Massa ha avuto una serataccia, siamo stati mortificati dalle sue decisioni». Tocca al ds Mauro Meluso parlare nella notte che diventa di rabbia per la squadra azzurra. Perché Walterone è nero, nerissimo «e se parla non lo abbiamo più in panchina per le prossime dieci partite». Ci sono dei sospetti che sono esplosi nel finale, telefonate di De Laurentiis ai vertici della Federcalcio e degli Arbitri per protestare per la direzione del Maradona. Una disastrosa direzione dell'arbitro e del Var, che contribuiscono ad agitare spettri ben conosciuti nel mondo azzurro. Ecco il motivo della furente reazione di De Laurentiis, di quelle sue parole di piombo del suo direttore sportivo: «Non facciamo complottismo, non facciamo dietrologia, ma abbiamo perso per gli errori dell'arbitro. E ci spiace per i nostri tifosi». Con il suo arbitraggio, il Napoli si considera danneggiato gravemente. Ora bisogna capire cosa faranno Pacifici e Rocchi: difficilmente Massa verrà sospeso ma di sicuro per quest'anno non arbitrerà più il Napoli. Ormai appare certo. 

Le proteste sono state tante, qualche parolona è volata: adesso si rischia oltre al danno anche la beffa per quello che verrà scritto nel referto.

E magari ci sarà anche la procura federale perché i nervi napoletani erano al massimo della tensione. Si racconta di altre furibonde proteste nel tunnel, urla intorno all'arbitro a cui si sarebbero associati anche giocatori. Seccatissimi tutti. Quanto alle eventuali sanzioni per i fatti accaduti, dipenderà tutto dalla relazione degli ispettori federali che erano presenti. Ma davvero difficile non dare ragione alla rabbia azzurra, a De Laurentiis che fa fatica a trattenersi. Ci pensa Meluso a parlare per tutti: «Partita condizionata, la gara è stata ottima, poi ovvio non vogliamo dare alibi ai calciatori. Ma il primo gol nasce da una cintura su Lobotka che Massa non poteva non vedere visto che era sotto ai suoi occhi, a due passi. È stata una botta che sentirebbe chiunque, e noi l'abbiamo sentita. E il rigore? Se ti toccano il tendine di Achille non puoi non andare a terra. Il Var ce l'abbiamo per questo: per andare a rivedere. Lui non lo ha fatto e questo è un altro errore. Osimhen me lo ha detto: ho subito fallo. Peraltro non aveva motivi per andare a terra. È stata una mortificazione questa sconfitta, per il modo con cui è maturata». 

Parla in maniera sorniona, il direttore sportivo azzurro. Ma va dritto al cuore del problema. «Siamo scontenti, molto. Ma sono contento perché non ci sono stati dei fischi del pubblico, la squadra ha fatto degli sforzi immani e i tifosi lo hanno compreso». Spiega ancora. «Sono incappati in una giornataccia, ma la verità è che non c'è una uniformità di giudizio. Io credo nella buona fede, può capitare a tutti di sbagliare ma i rigori come quelli su Osimhen li danno sempre. Ma l'errore sul primo gol è grave, perché è una mazzata psicologica, un condizionamento: è stata una mazzata, sicuramente viziato dal fallo di Lobotka. De Laurentiis era con me nello spogliatoio, anche lui farà i passi che pensa e ritiene che debba fare».

 

Ma ovvio, il punto è anche un altro. Perché un crollo mentale dopo un errore del genere? Perché il Napoli non ha la forza di rialzarsi nonostante il gol irregolare? «Ma la reazione c'è stata, il crollo c'è stato alla fine. Fino al 2-0 siamo stati in partita. La squadra con Mazzarri sta ritrovando equilibrio. L'obiettivo resta quello di fare il massimo: in questo momento guardare troppo in alto rischia di farci cadere in giù. Ora bisogna andare avanti passo dopo passo. Archiviamo la cattiva giornata di Massa e andiamo avanti». 

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