Napoli-Milan, che beffa: arrivederci Champions

I rossoneri si qualificano alle semifinali

La delusione dei giocatori del Napoli
La delusione dei giocatori del Napoli
di Roberto Ventre
Mercoledì 19 Aprile 2023, 00:12 - Ultimo agg. 16:54
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Il Milan centra le semifinali di Champions, si ferma la corsa del Napoli. Segna nel primo tempo Giroud, pari di Osimhen, tornato dopo l’infortunio che lo aveva costretto a saltare la sfida del “Meazza”, in pieno recupero: un pareggio che non basta agli azzurri dopo la sconfitta di misura all’andata. Si conclude l’avventura europea per il Napoli che non riesce nella rimonta contro una squadra solida e ben organizzata. La squadra di Pioli è anche più brillante sul piano atletico, straripante Leao nella discesa che trova Giroud libero a centro area per il gol del vantaggio. La formazione di Spalletti non riesce a velocizzare le trame offensive e Osimhen è chiuso tra Kjaer e Tomori. E così gli attacchi azzurri non producono conclusioni pericolose: la prima vera grande occasione arriva a dieci minuti dalla fine, il rigore di Kvara, sventato da Maignan.

Il Milan nel primo tempo ogni volta che si affaccia in attacco crea apprensione alla difesa azzurra. E Giroud alla terza occasione fa centro girando a porta vuota l’assist di Leao che palla al piede è andato in fuga per 50 metri. In precedenza l’attaccante francese ha fallito un calcio di rigore, ottima respinta di Meret, penalty concesso per un’entrata di Mario Rui (proteste milaniste per l’ingresso in area prima della battuta di due azzurri). Identica nell’altra area, quella rossonera, l’entrata di Leao su Lozano è da rigore netto ma in questo caso l’arbitro Marciniak ha lasciato correre e la sua decisione è stata confermata dal Var. Il rigore il Napoli lo ha avuto a dieci minuti dalla fine, fallo di mani di Tomori su cross di Di Lorenzo parato da Maignan a Kvara. Giroud in precedenza ha avuto anche un’altra occasione su un buco centrale difensivo, ancora strepitoso Meret nella parata.


Il Napoli parte molto forte come all’andata spinto dal gran tifo del “Maradona” ma non riesce a liberare l’uomo al tiro per errore di misura nell’ultimo passaggio. Molto cercato Kvaratskhelia nell’uno contro uno con Calabria ma il georgiano non ha lo sprint dei giorni migliori e il capitano rossonero riesce a prendergli le contromisure. Sull’altra fascia Politano mette in maggiore difficoltà Theo Hernandez ma poi è costretto ad uscire per infortunio (al suo posto Lozano) nello stesso momento in cui è costretto ad uscire anche Mario Rui (al suo posto Olivera).


Gli azzurri attaccano in avvio con buona continuità tenendo alto il ritmo e arrivando sempre primi sulle seconde palle e Lobotka comincia il match con i giri altissimi sia in fase di non possesso che di costruzione.

Zielinki si sposta da mezzala sinistra nel ruolo di sottopunta e costringe Krunic che lo segue a uomo, a lasciare un buco sul centrosinistra: il polacco si mantiene nel vivo del gioco toccando numerosi palloni ma non riesce a sfruttare al meglio un chance dal limite dell’area tirando troppo centrale. Ndombele ha un buon cambio passo e parte forte poi commette però commette l’errore nell’azione che fa partire la ripartenza vincente del Milan conclusa da Giroud. Tonali dal suo lato regge e riparte, Bennacer prova a imbucarsi tra le linee, situazione che effettua con pericolosità soprattutto Brahim Diaz.


Kjaer e Tomori sono attentissimi su Osimhen, capendo in anticipo le traiettorie dei passaggi e chiudendo tutti i varchi anche sui palloni lanciati per lui in profondità, il centravanti nigeriano viene ben contenuto anche perchè i rossoneri schermano bene le linee di passaggio e di testa i due centrali difensivi rossoneri sono insuperabili. Per l’impostazione si affidano al lancio lungo per le sponde di Giroud non partendo quasi mai dal basso, a differenza del Napoli con Rrahmani e Juan Jesus che però sbagliano qualcosa nelle uscite dal basso.

 



Il Napoli reagisce nella ripresa, la giocata principale resta sempre quella per Kvara che riesce ad andare via a Calabria e a evitare il sistematico raddoppio su di lui ma calcia alto con il sinistro con Osimhen ben posizionato a centro area. Prova a sfondare sull’altro lato Lozano che si accentra ma calcia alto. Gli azzurri riescono ad arrivare al tiro ma non trovano lo specchio.

Al quarto d’ora del secondo tempo Spalletti lancia Elmas al posto di Ndombele che appena entra ha la prima chance di testa da calcio d’angolo ma la gira fuori. Altri due cambi, Ostigard per Rrahmani e Raspadori per Zielinski. Con l’ex attaccante del Sassuolo in campo il 4-2-3-1 diventa più evidente. Cominciano ad arrivare anche più cross ma Tomori e Kjaer di testa continuano a prenderle tutte. Il Napoli non riesce a mettere le corde a squadra rossonera e si ferma la sua avventura in Champions che era stata esaltante fino agli ottavi di finale.

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