Napoli-Milan, la regola del 3: in casa almeno tre gol a qualunque avversaria

Fin qui 4-1 al Liverpool, 4-2 all'Ajax, 3-0 ai Rangers e 3-0 all'Eintracht

Jack Raspadori con Sandro Tonali
Jack Raspadori con Sandro Tonali
di Bruno Majorano
Lunedì 17 Aprile 2023, 07:15 - Ultimo agg. 18 Aprile, 07:36
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Tre, il numero perfetto. E chissà se già il fatto simbolico che si porta dietro potrebbe essere un fattore. Di sicuro lo è dal punto di vista statistico. Perché una cosa è certa: durante il suo cammino in questa edizione della Champions League, il Napoli ha sempre rifilato almeno 3 gol a qualunque avversaria che si apprestava a varcare i cancelli del Maradona. La squadra di Spalletti si è confermata fino a oggi una vera e propria macchina da guerra, praticamente impeccabile. Non male come precedente considerando che per staccare lo storico pass verso la semifinale di Champions, agli azzurri servirà vincere contro il Milan con almeno 2 gol di scarto.

Il ruolino di marcia del Napoli parla chiaro: 4-1 al Liverpool, 4-2 all'Ajax, 3-0 ai Rangers, 3-0 all'Eintracht Francoforte. Totale 14 reti che spalmate sulle quattro gare casalinghe disputate tra girone e ottavi di finale fa una media di 3,5 a partita. Ecco, contro il Milan ne potrebbero bastare anche due, se i rossoneri saranno tenuti a bada dalla difesa azzurra. Ma in questo momento il primo pensiero è buttarla dentro, cosa che al Napoli è riuscito con una certa naturalezza ogni qual volta i giocatori di Spalletti sono stati accolti dalla magica musichetta che precede le partite di Champions. In totale hanno realizzato 25 gol (con una media di 2,78 a partita) diventando la squadra più prolifica della competizione al pari del Manchester City di Guardiola, ovvero la squadra che può vantare nel proprio organico il bomber bionico venuto dal freddo: Erling Haaland, che da solo ha segnato 11 reti.

Alle spalle del Napoli ci sono Benfica e Real Madrid che di gol ne hanno segnati 23, quindi comunque due in meno degli azzurri e del City. Insomma, sarebbe banale non pensare che quella di vincere con due reti di scarto contro il Milan sia un'impresa titanica per Kvara e compagni. 

Questo tanto più che all'appello è anche tornato Victor Osimhen che con i suoi 4 centri in Champions guida la classifica dei marcatori azzurri a braccetto con gli altri due attaccanti di Spalletti: Rasapadori e Simeone. Ecco, il Cholito - l'hombre del destino - non ci sarà a causa di un problema fisico, ma il recupero di Osimhen costituisce di per sé una gran bella notizia per il Napoli e per Spalletti. A Milano, in occasione della gara di andata contro i rossoneri, si è sentita eccome la sua mancanza soprattutto per quel che riguarda la fase di pressing e contropiede. Lì davanti è mancato l'ariete capace di calamitare i palloni vaganti e trasformare in gol le buone idee dei compagni che solitamente gli ruotano attorno. La sua Champions era iniziata in salita, cioè con l'infortunio il Liverpool all'esordio, ma nella fase a eliminazione diretta è stato determinante con il gol che ha sbloccato il risultato a Francoforte e la doppietta al ritorno contro i tedeschi. È carico a pallettoni per il Milan (contro cui non ha mai giocato quest'anno a causa dei problemi sia in campionato che all'andata in Champions) e ha una voglia matta di sbloccarsi con l'ex compagno al Lille Maignan.

 

Ma il Napoli può contare su i suoi uomini Champions. Ovvero Piotr Zielinski che può vantare anche lui il poker di gol in questa stagione in Europa e Khvicha Kvaratskhelia che ha faticato all'andata contro il Milan e ha tanta voglia di mettersi alle spalle la prestazione del Meazza per consacrarsi un una notte di Champions. Si vuole togliere dalla testa anche l'errore dal dischetto a Francoforte e diventare determinante in una partita storica per il Napoli e per il calcio italiano. 

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