Napoli Primavera: il disastro purtroppo annunciato

La retrocessione dell'anno scorso e una squadra che perde 4-1 a Cesena

Un'azione della partita di Youth League Napoli-Real Madrid persa dagli azzurrini per 4-0 (Foto Ssc Napoli)
Un'azione della partita di Youth League Napoli-Real Madrid persa dagli azzurrini per 4-0 (Foto Ssc Napoli)
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Domenica 8 Ottobre 2023, 12:25 - Ultimo agg. 9 Ottobre, 07:06
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Un disastro purtroppo annunciato. Tutto prevedibile, alla luce della retrocessione della giovanile del Napoli nel torneo Primavera 2 e della scarsa attenzione della società al vivaio. La sconfitta per 4-1 in casa del Cesena nell'ultimo turno di campionato è una dolorosa notizia per chi segue con affetto i cosiddetti azzurrini, magari pensando che si possano rivivere i tempi in cui le giovanili dominavano i campionati di categoria e sfornavano calciatori per la prima squadra. I titoli della Primavera sono lontani nel tempo, appartengono a un'altra era. Anni Settanta. Nel 1975 la vittoria del torneo di Viareggio - all'epoca la più importante manifestazione internazionale di calcio giovanile - con la squadra guidata da Rosario Rivellino e nel 1979 il trionfo in campionato, il primo scudetto firmato da Mariolino Corso e da quei ragazzi che sarebbero poi sbarcati in prima squadra, a cominciare dai campioni d'Italia del 1987 Beppe Volpecina e Raffaele Di Fusco.

Un disastro annunciato perché, al di là delle responsabilità di tecnici e calciatori, non vi sono investimenti in questo settore. Un peccato, anche perché vi sarebbe un importante risvolto sociale. E invece poco o niente. E, dopo Insigne, è rimasto un solo napoletano cresciuto nel vivaio, Gianluca Gaetano, che peraltro fa fatica a trovare spazio, con Spalletti come con Garcia. 

Conta solo e soltanto la prima squadra? Credo di no.

Credo che i due progetti possano andare di pari passo. Ma prima ancora delle strutture e degli uomini giusti serve la voglia. Lo scudetto è la più bella medaglia sul petto di un presidente ma di valore sarebbe anche quella per lo sfruttamento delle grandi risorse calcistiche giovanili nel territorio campano. 

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