Il bivio Champions-campionato
e il tormento turnover per il Napoli

Il bivio Champions-campionato e il tormento turnover per il Napoli
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Giovedì 1 Settembre 2022, 17:07 - Ultimo agg. 2 Settembre, 08:42
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Il turnover - se ricordiamo bene - iniziò ad essere una “maledizione” per il Napoli durante la gestione Mazzarri. Spingendo molto sui cambi, arrivando fino a sette innesti in una gara a Verona, il tecnico perse contro il Chievo nel 2011, in una stagione in cui la squadra si preparava per affrontare il doppio fronte campionato-Champions.

Più avanti, Sarri fece una “scelta”, convinto che nella stagione 2017-2018 non si potessero schierare sempre i titolarissimi per giocare nella massima competizione continentale e per affrontare la sfida per lo scudetto: e così il Napoli non riuscì a qualificarsi per gli ottavi Champions e scivolò in Europa League, da queste parti considerata chissà perché una competizione di minore importanza. L'esito di quel campionato ancora si ricorda: la squadra si portò effettivamente a un passo dal sogno ma poi crollò e non soltanto per quegli scandalosi errori arbitrali in Inter-Juve.

Anche Spalletti ha fatto una scelta forte prima di Napoli-Lecce, lasciando a riposo sei giocatori schierati da titolari nelle partite con Verona, Monza e Fiorentina. Scelta forte e rivelatasi sbagliata, perché ha danneggiato il gioco e il ritmo della squadra, in cui si sono avvertite l'assenza di Lobotka oltre alla spinta sulle fasce. E' chiaro che si è fatto tutto più difficile contro un avversario che si è difeso con attenzione e ha sfruttato con un gran tiro di Colombo una clamorosa occasione concessa dalla difesa: ma si può mai fare tirare da lunga distanza un attaccante senza provare a contrastarlo?

Sabato 3 c'è la Lazio e mercoledì 7 il Liverpool. Come si regolerà Spalletti? Farà altre rotazioni o tornerà alla squadra schierata nei primi 270 minuti di campionato e al 4-3-3? E' evidente che in un calendario così fitto non si può caricare il peso delle partite sulle spalle di 11-giocatori-11 ma si può intervenire con quell'equilibrio che il tecnico ritiene fondamentale.

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