Tutti pazzi per il Napoli: anche Cantona organizza tour calcistici in città

Si chiama Looking FC by Eric Cantona e celebra l'anima del calcio

Eric Cantona
Eric Cantona
di Bruno Majorano
Giovedì 9 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 10 Febbraio, 16:24
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Tutti pazzi per il Napoli di Luciano Spalletti. E la passione per gli azzurri è riuscita a travalicare i confini nazionali. Per informazioni rivolgersi al signor Eric Cantona, che pure con Napoli si era «sfiorato» grazie a quell'incontro con Maradona nel 1995 per l'idea di un sindacato del quale Diego era il presidente ed Eric il suo vice. La carta costituzionale del sindacato si prefiggeva di «difendere i più deboli e l'integrità morale e sociale dei calciatori», ma l'obiettivo era naturalmente quello di porre un freno alla megalomania di Havelange e Blatter. Non se ne fece nulla, ma i due ebbero modo di scambiarsi idee sul calcio e sul loro passato. In quello di Diego c'era ovviamente Napoli e anche per questo oggi l'ex bomber francese ha pensato di organizzare anche a Napoli una tappa dei suoi tour guidati alla volta delle «Capitali del calcio».

Si chiama Looking FC by Eric Cantona e, come si legge nella descrizione dettagliata sul sito online, la missione è quella di celebrare l'anima del calcio.

Non solo la battaglia in campo, ma anche l'amore, la passione, l'estasi. Per farlo, Cantona organizza dei tour di 4 giorni in ogni singola città e ora ha aggiunto in calendario anche una tappa napoletana. Il prezzo si aggira sui 1500 euro a persona e comprende un pacchetto ricchissimo. Il primo giorno è previsto il classico warm up, ovvero un giro in città tra le strade più iconiche legate al calcio, il tutto condito da una pizza nel locale preferito da Cantona. Il secondo giorno è dedicato alla passione napoletana, con una visita ai luoghi cult del tifo: dal murale dei Quartieri dedicato a Maradona ai racconti di chi ha conosciuto dal vivo il Pibe. Il terzo giorno è il cuore della gita, perché sarà quello dedicato alla partita. Il quarto giorno, tutti a casa. Tra le experience più suggestiva: un corso accelerato dei «cori» più rappresentativi del club, insegnati direttamente dai tifosi locali.

Ma, come detto, Napoli è diventata in fretta la capitale del calcio in Europa. E non solo perché la squadra di Spalletti propone un calcio divertente e spettacolare, ma perché all'interno della rosa ci sono giocatori che arrivano da tutto il mondo. Ecco perché oramai la bandiera della Georgia è oramai una costante sulle tribune del Maradona. Merito della colonia georgiana che ogni settimana si trasferisce da Tiblisi a Napoli a bordo di un charter organizzato dai sostenitori più affezionati di Kvaratskhelia e ora stanno chiedendo l'istituzione di un volo di linea dalla capitale della Georgia a Capodichino. Come se non bastasse, è diventata un must have la vodka Atsanel che ha un marchio inconfondibile: l'esultanza di Kvara con le mani sotto la testa. E i georgiani non sono certo gli unici «stranieri» ad aver colonizzato Napoli e il Maradona. Sempre più dominante, infatti, è la presenza dei supporter coreani che muniti di bandiera si piazzano al centro della tribuna e sostengono il Napoli e Kim. Da ultimo, sono stati pizzicati anche al Picco di La Spezia. Una «Napolimania» generale che si sta diffondendo a macchia d'olio e che ha spinto l'assessore allo Sport Emanuela Ferrante e l'assessore al Turismo Teresa Armato a studiare un percorso per i turisti a Napoli, così da incrementare l'appeal della città legata agli ottimi risultati della squadra. 

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