Tutti pazzi per il Napoli di Luciano Spalletti. E la passione per gli azzurri è riuscita a travalicare i confini nazionali. Per informazioni rivolgersi al signor Eric Cantona, che pure con Napoli si era «sfiorato» grazie a quell'incontro con Maradona nel 1995 per l'idea di un sindacato del quale Diego era il presidente ed Eric il suo vice. La carta costituzionale del sindacato si prefiggeva di «difendere i più deboli e l'integrità morale e sociale dei calciatori», ma l'obiettivo era naturalmente quello di porre un freno alla megalomania di Havelange e Blatter. Non se ne fece nulla, ma i due ebbero modo di scambiarsi idee sul calcio e sul loro passato. In quello di Diego c'era ovviamente Napoli e anche per questo oggi l'ex bomber francese ha pensato di organizzare anche a Napoli una tappa dei suoi tour guidati alla volta delle «Capitali del calcio».
Si chiama Looking FC by Eric Cantona e, come si legge nella descrizione dettagliata sul sito online, la missione è quella di celebrare l'anima del calcio.
Ma, come detto, Napoli è diventata in fretta la capitale del calcio in Europa. E non solo perché la squadra di Spalletti propone un calcio divertente e spettacolare, ma perché all'interno della rosa ci sono giocatori che arrivano da tutto il mondo. Ecco perché oramai la bandiera della Georgia è oramai una costante sulle tribune del Maradona. Merito della colonia georgiana che ogni settimana si trasferisce da Tiblisi a Napoli a bordo di un charter organizzato dai sostenitori più affezionati di Kvaratskhelia e ora stanno chiedendo l'istituzione di un volo di linea dalla capitale della Georgia a Capodichino. Come se non bastasse, è diventata un must have la vodka Atsanel che ha un marchio inconfondibile: l'esultanza di Kvara con le mani sotto la testa. E i georgiani non sono certo gli unici «stranieri» ad aver colonizzato Napoli e il Maradona. Sempre più dominante, infatti, è la presenza dei supporter coreani che muniti di bandiera si piazzano al centro della tribuna e sostengono il Napoli e Kim. Da ultimo, sono stati pizzicati anche al Picco di La Spezia. Una «Napolimania» generale che si sta diffondendo a macchia d'olio e che ha spinto l'assessore allo Sport Emanuela Ferrante e l'assessore al Turismo Teresa Armato a studiare un percorso per i turisti a Napoli, così da incrementare l'appeal della città legata agli ottimi risultati della squadra.