Non è ancora pronto, forse potrà allenarsi con la squadra solo alla ripresa degli allenamenti, la prossima settimana. Chissà se potrà essere convocato per la trasferta a Bergamo sabato 25, ma intanto Victor Osimhen è lì, al fianco di Walter Mazzarri che non vedeva l'ora di conoscerlo. Si sono seduti a bordo campo, durante l'allenamento con la Juve Stabia e hanno scambiato qualche chiacchiera accompagnati anche da un bel po' di gestualità anche perché Victor si ostina a parlare sempre e solo inglese. La stella azzurra, ottavo nella classifica del Pallone d'Oro, è il campione che deve e può illuminare il Napoli di Mazzarri. Il tecnico gli chiede soprattutto delle condizioni del suo infortunio e del suo stato d'animo: non parla di tattica e altro, anche perché al superbomber azzurro sono poche le cose che vanno spiegate. L'amichevole è senza lampi particolari, ci sono troppi giovanissimi in campo: la Juve Stabia la prende più seriamente, indossa persino le maglie ufficiali. Qualcosa si intravede: con Zanoli e Natan che vengono provati come alternativa sulla fascia sinistra.
Osimhen ascolta il suo nuovo tecnico per una decina di minuti. È quello che vuole Mazzarri: colloqui individuali con tutti.
Osimhen, nonostante i postumi influenzali, non ha voluto saltare le esercitazioni in programma: non si fermerà neppure domani e domenica, quando pure è prevista una sosta. Scherza con i compagni di squadra e si mostra ottimista con i cinque tifosi (già, c'è un clima di freddezza quasi inquietante a Castel Volturno) che lo aspettano per farsi firmare un autografo. Mazzarri sa che il rispetto dei ruoli è qualcosa di fondamentale. E quindi neppure si è voluto interessare della questione contrattuale del suo numero 9. Ovviamente, questo clima di precarietà, la scelta di un traghettatore, non aiutano nelle operazioni di rinnovo del contratto: se era già complicata trovare un'intesa prima, figurarsi adesso che il club è in crisi anche di idee. Il discorso del nuovo contratto slitta a data da destinarsi, non ci sono segnali. Eppure il gesto di De Laurentiis di lasciar partire della Nigeria Osimhen va proprio nella direzione della distensione dei rapporti. E, sotto questo aspetto, la missione è compiuta: perché il nigeriano appare assai più sorridente rispetto a qualche settimana fa. Ma ora va recuperato: Mazzarri lo aspetta. Non c'è allenatore al mondo che possa fare a meno di lui. Come di Kvara, che segna una doppietta con la sua Georgia che, però, non va oltre il 2-2 con Scozia. Un pareggio che esclude la sua nazionale anche dalla corsa ai playoff per Euro24.