Bitcoin, come funziona: ecco i miti da sfatare per possederlo con intelligenza

«Le criptovalute non sono truffe quando sono progetti seri, ciò che è importante è avere buon senso»

I bitcoin sono truffe? Ecco i miti da sfatare per investire con intelligenza
I bitcoin sono truffe? Ecco i miti da sfatare per investire con intelligenza
di Clara Lacorte
Giovedì 6 Aprile 2023, 12:00 - Ultimo agg. 9 Aprile, 11:22
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Al giorno d’oggi sempre più spesso ci capita di sentir parlare di criptovalute, bitcoin e blockchain nello scenario degli investimenti moderni. Specialmente negli ultimi anni, le criptovalute sono entrate a far parte della vita lavorativa e professionale della maggior parte degli investitori e non solo, arrivando a considerare questa classe di attività come parte integrante di un più grande portafoglio di investimenti. D’altronde, quando parliamo della figura dell’investitore non possiamo considerarla affine ed uguale a come lo stesso si presentava circa un ventennio fa quando il mondo delle criptovalute era ancora lontano. Gli investitori di oggi, rispetto a quelli del passato, si muovono prevalentemente tramite il digitale e l’utilizzo di criptovalute si rivela una componente fondamentale.

La criptovaluta, definita anche «valuta virtuale», è composta da due termini: da un lato la parola «cripto» con il significato di «nascosta» ovvero utilizzabile solo con un determinato codice informatico; dall’altro lato la parola «valuta», ovvero qualcosa che ha un determinato valore economico. Si tratta, dunque, di una moneta digitale creata attraverso un complesso sistema di codici il cui funzionamento avviene in modo autonomo attraverso la crittografia per rendere più stabili e sicure le transazioni. La criptovaluta non esiste in forma fisica ma è prettamente virtuale, pertanto anche la sua possibilità di scambio può avvenire solo per via telematica. Nonostante l’aspetto prettamente digitale delle cripto, si utilizza spesso il termine e-wallet per riferirsi ad un portafoglio digitale destinato proprio alle criptovalute.

Il Bitcoin è una delle prime monete digitali, creata nel 2008 grazie all’invenzione di Satoshi Nakamoto.

Si tratta, appunto, di una valuta non cartacea e non fisica, non viene creata direttamente da una banca centrale che immette nel mercato una nuova moneta come generalmente accade ma, in questo caso, le monete vengono conservate all’interno di database condivisi. A far funzionare questo complesso processo vi è la blockchain, ovvero una sorta di registro formato appunto, come la parola stessa suggerisce, da anelli a catena (in inglese «chain» ha il significato di «catena»). Grazie alla blockchain, per esempio, è possibile ricostruire il percorso di un bitcoin. Il legame, dunque, tra bitcoin e blockchain è strettissimo in quanto il bitcoin è stata la prima valuta digitale ad utilizzare il registro distribuito noto appunto come blockchain. 

Ma come tutte le azioni che si svolgono tramite le tecnologie e il mondo digitale, non sono certamente estranee a dubbi e perplessità riguardo la loro effettiva sicurezza ed affidabilità. Spesso si tende a credere che per il sol fatto di riferirsi a strumenti utilizzabili nel digitale, essi siano per forza fallaci e rischiosi. Ma non sempre è così. È necessario conoscere ciò che si sta usando in modo da capirne i rischi ma soprattutto poterne apprezzare le potenzialità. 

Ma si tratta davvero di un metodo che potrebbe rivoluzionare il nostro settore degli investimenti? O si tratta solo di una moda passeggera?
Gianluca Duretto
, docente presso l’Università degli studi Internazionali di Roma (Unint) nonché delegato della regione Lazio CIO Club Italia, esperto in criptovalute, metaverso e blockchian e l’avvocato Alessandro Ghiani, digital lawyer, docente universitario, startupper e scritto e autore del libro «Blockchain linee guida», ci spiegano perché non si deve avere paura di investire in criptovalute, quali sono i miti ricorrenti che è necessario sfatare e, soprattutto, come evitare gli eventuali rischi del settore.

Cos’è un Bitcoin? Cosa non è un Bitcoin?
«Bitcoin è uno strumento di pagamento alternativo completamente elettronico, decentralizzato ovvero non ha bisogno di una banca per essere emessa e la cosa più bella di questo strumento è che è assolutamente libero. Ricordiamo che il bitcoin non è la blockchain così come la blockchain non è un bitcoin, ma semplicemente nasce da una blockchain», spiega il docente universitario Gianluca Duretto.

«Bitcoin sicuramente non è uno strumento utilizzato dai delinquenti per comprare armi, pistole, droghe o altro. Sicuramente il Bitcoin è un mezzo di pagamento e non è una valuta digitale per essere pratici, ma è una riserva di valore che possiamo spendere in modo convenzionale nel momento in cui siamo d’accordo tra tutti i partecipanti a questo ecosistema. Quindi, utilizzando bitcoin possiamo scambiarci del valore in conto di prestazione o servizi come se fosse una moneta digitale» aggiunge l’avvocato Alessandro Ghiani, specificando le caratteristiche del bitcoin. 

Si possono considerare, i bitcoin, da nerd?
«In passato lo sono stati, oggi siamo difronte all’ultimo gradino che ci separa da quello che è l’utilizzo mainstream. Esistono una serie di applicazioni che oggi ci permettono di usare in maniera molto friendly come fosse uno strumento di natura tradizionale», precisa l’avvocato Alessandro Ghiani.

Pertanto, i bitcoin proprio per la loro presenza in via digitale vengono spesso associati alle truffe. Il rischio di cadere in una truffa è reale ed esistente ma non è così difficile da aggirare, al contrario di quanto si pensi.  

Quindi, la criptovaluta è una truffa?
«Perché qualcuno può rubare i vostri soldi? Perché non ci sono regole, non c’è garanzia. Ma le criptovalute non sono delle truffe quando sono progetti seri. Bitcoin in particolare è il pagamento elettronico per eccellenza. Cos’è che facilita la truffa nel mondo delle criptovalute? Sicuramente il fatto che sia un mondo decentralizzato e purtroppo non c’è qualcuno che stabilisce cosa e reale e cosa no. Ciò che è importante è avere buon senso» chiarisce il docente Gianluca Duretto. 

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Altro mito da sfatare riguarda il furto del proprio denaro. La volatilità dei bitcoin, come di altre criptovalute, aumenta nei fruitori il dubbio che gli stessi possano essere facilmente sottratti da malintenzionati. 

«Ciò che è importante per non farvi rubare i vostri soldi è non perdere le chiavi private del vostro e-wallet. Se perdete voi le chiavi, esse non sono recuperabili. Quindi fate attenzione! Fate attenzione quando andate nei siti, non rispondente ad email di phishing che vi promettono di avere numerosi bitcoin o premi e, soprattutto, state attenti al furto d'identità» conclude il docente Gianluca Duretto.

Dunque per poter investire nel mondo delle criptovalute è necessario affidarsi a progetti certificati, investire con responsabilità e consapevolezza di ciò che si sta facendo è fondamentale per non cadere in truffe o raggiri. Come molti esperti sottolineano, il mondo delle criptovalute e della blockchain non saranno soltanto delle mode passeggere ma potrebbero con il tempo entrare a far parte della vita quotidiana di ognuno di noi.

Pertanto è importante conoscere questo nuovo mondo digitale in modo da dominarlo con coscienza. 

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