Guidato da una convergenza di fattori – incessanti progressi tecnologici, mutevoli esigenze dei consumatori e crescente consapevolezza dell’impatto ambientale – il settore automotive del prossimo futuro si prospetta drasticamente diverso da quello che conosciamo. L’automotive, infatti, è vicinissimo a una trasformazione epocale, spiega nella sua analisi Wayne Lyons di Amd, nella quale l’auto non si limiterà più a essere un semplice mezzo di trasporto, ma offrirà un’esperienza a 360°, integrata perfettamente nella vita digitale di ciascuno di noi e plasmata sulle nostre esigenze individuali.
Dobbiamo prepararci, dunque, all’idea che l’abitacolo si trasformerà in un hub tecnologico, l’intelligenza artificiale diventerà il nostro copilota e la sicurezza toccherà vette inimmaginabili fino a poco tempo fa, grazie a sensori sempre più sofisticati. L’innovazione, pertanto, non si limiterà alle singole componenti, ma riguarderà l’architettura stessa del veicolo, aprendo la strada a una nuova generazione di automobili connesse, personalizzate e incredibilmente smart.
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L’ascesa della In-Vehicle Experience (Ivx)
Non basterà più concentrarsi sulle prestazioni del motore o sull’infotainment, ma l’enfasi si sposterà sull’esperienza complessiva a bordo del veicolo (Ivx) che trascende la semplice guida. L’abitacolo diventerà uno spazio multifunzionale, dotato di display individuali per ogni passeggero, connessione internet, streaming video, gaming e sistemi audio immersivi. L’obiettivo sarà creare un ambiente confortevole, connesso e personalizzato, capace di rispondere alle esigenze di tutti gli occupanti.
L’Ai al servizio della personalizzazione
L’Ivx su misura sarà realizzabile grazie all’integrazione di Ai agent. Questi assistenti virtuali supereranno di gran lunga gli attuali chatbot, apprendendo le preferenze del conducente e adattando l’esperienza di guida di conseguenza. Le architetture Ai ibride basate su Cpu, Gpu e Npu, come quelle dei processori Ryzen Embedded, sono necessarie per abilitare soluzioni basate su agenti Ai e offrire ai viaggiatori le migliori esperienze in-vehicle (Ivx). Per questi motivi, dalla gestione dell’agenda alla scelta della musica, l’intelligenza artificiale trasformerà l’auto in un’estensione del nostro mondo digitale, anticipando le nostre esigenze e semplificando la nostra quotidianità.
Architettura centralizzata: il cuore dell’innovazione
Per supportare queste nuove funzionalità, l’architettura dei veicoli evolverà verso un modello centralizzato. Un’unica unità di elaborazione gestirà le diverse funzioni, dall’ Advanced Driver Assistance Systems (Adas) all’infotainment, semplificando il sistema e ottimizzando l’efficienza energetica. Invece di avere tanti piccoli sistemi intelligenti separati all'interno delle auto, le case automobilistiche si stanno orientando verso progetti in cui l'intelligenza è ripartita tra i dispositivi periferici e i Centri di Controllo centralizzati. Ad esempio, invece di avere un microcontrollore (Mcu) per ogni sensore, si sta cercando di centralizzare la capacità di calcolo in un unico Hub centrale o in una zona specifica, con lo scopo di raccogliere e gestire i dati in modo più efficiente. Questo approccio consentirà inoltre di implementare aggiornamenti software over-the-air (Ota), mantenendo l’automobile sempre aggiornata con le tecnologie più recenti.
Democratizzazione delle funzionalità premium
Con i sensori intelligenti e le capacità di elaborazione di bordo che diventano sempre più intelligenti ed economiche, assisteremo all’arrivo sul mercato di massa di sofisticate funzioni abilitate all’intelligenza artificiale, come l’assistenza al parcheggio o la guida autonoma assistita. Per le auto abilitate all’Ai del futuro, queste diventeranno standard in tutti i veicoli.
Sensori avanzati per una maggiore sicurezza
L’integrazione di sensori avanzati, come Lidar, radar e telecamere, giocherà un ruolo cruciale nel miglioramento della sicurezza stradale. Per ottenere le prestazioni in tempo reale necessarie per utilizzare i dati dei vari sensori in situazioni di guida reali, gli sviluppatori avranno bisogno di un’architettura flessibile in grado di fornire le prestazioni richieste con una sicurezza funzionale, il tutto su un singolo chip. Questi elementi forniranno insight più accurati ai sistemi Adas, consentendo manovre più sicure e affidabili, dall’assistenza al mantenimento di corsia fino alla frenata automatica.
Conclusione
Secondo Wayne Lyons, dunque, le previsioni per il 2025 delineano un futuro del settore automotive entusiasmante e ricco di sfide. L’esperienza a bordo, personalizzata e immersiva, grazie all’intelligenza artificiale, e ad un’architettura centralizzata, ridefinirà il nostro rapporto con il veicolo. La democratizzazione delle funzionalità premium e l’integrazione di sensori avanzati renderanno la guida più sicura e accessibile a tutti ma la vera rivoluzione risiede nella convergenza di queste tecnologie, che trasformeranno l’auto da semplice mezzo di trasporto a un’estensione del nostro mondo digitale, un hub tecnologico integrato perfettamente nella nostra vita quotidiana. Il 2025 non rappresenta un traguardo, ma l’inizio di una nuova era per la mobilità, una fase in cui l’innovazione continuerà a plasmare il futuro dell’automobile e il nostro modo di vivere la strada.