Voucher Innovation Manager, c'è tempo fino al 23 novembre

Il contributo riconoscerà, a seconda del tipo di azienda, dal 30 al 50% dei costi fino ad un massimo di 80 mila euro

Voucher Innovation Manager, c'è tempo fino al 23 novembre
Giovedì 2 Novembre 2023, 12:31
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Conto alla rovescia per la prima finestra prevista per l'erogazione del Voucher per Consulenza in Innovazione, lanciato per la prima volta dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) nel 2019 e che ha consentito a circa 3mila imprese tra il 2020 e il 2022 di introdurre in azienda figure manageriali specialistiche a sostegno dei relativi processi di trasformazione tecnologica e digitale.

Lo sportello della seconda edizione è aperto infatti già dal 26 ottobre e prevede la concessione di un voucher in regime de minimis che consente di finanziare fino al 50% dei costi relativi alle prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente in azienda, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi. In questo caso, è stato stanziato un plafond di circa 75Mln a disposizione delle PMI per sostenere i relativi processi di innovazione mediante l’affiancamento di un Innovation Manager abilitato, accreditato presso il MIMit e inserito all’interno di un apposito elenco consultabile, in modalità riservata, dalle imprese interessate.

Nel dettaglio, il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario e cioè: per le Micro e piccole il contributo sarà pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro;  per le Medie imprese il contributo sarà pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro;  per le Reti di imprese il contributo sarà pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro. 

La prima fase prevede la compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, fino alle ore 12.00 del 23 novembre 2023.

La seconda fase prevede invece la presentazione della domanda, a partire dal 29 novembre. In fase di compilazione della domanda di agevolazione, il soggetto proponente è tenuto a selezionare, dall’elenco MIMIt accessibile nell’ambito della medesima procedura informatica, il responsabile qualificato o la società di consulenza di cui intende avvalersi ai fini delle agevolazioni di cui al presente provvedimento.

Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.

Per manager dell’innovazione qualificato e indipendente si intende un manager iscritto nell’apposito elenco costituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy oppure indicato, a parità di requisiti personali e professionali, da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica.

La consulenza deve essere finalizzata a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 individuate tra le seguenti: big data e analisi dei dati; cloud, fog e quantum computing; cyber security; integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale; simulazione e sistemi cyber-fisici; prototipazione rapida; sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA); interfaccia uomo-macchina; integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. branding) e sviluppo commerciale verso mercati; programmi di open innovation.


Gli incarichi manageriali possono inoltre indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa; l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.


Le specifiche circa contenuto e finalità delle prestazioni consulenziali, nonché durata e compenso, devono risultare da un contratto di consulenza sottoscritto dalle parti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo.

«Si tratta di una misura particolarmente apprezzata – dichiara Luca Genovese, Coordinatore dell’area Innovation Manager di Manageritalia Executive Professional – in quanto favorisce, attraverso la modalità del voucher, l’introduzione di competenze manageriali specialistiche necessarie per lo sviluppo competitivo delle PMI. L’Innovation Manager ha il delicato compito di supportare le imprese nell'esplorazione delle molteplici opportunità offerte dalle tecnologie digitali e favorire quei processi di contaminazione culturale indispensabili per un’efficace revisione dei processi e modelli di business contribuendo al miglioramento degli assetti organizzativi e gestionali. Un’opportunità unica per oltre 4 milioni di micro, piccole e medie imprese del nostro Paese che potranno beneficiare di competenze qualificate e specialistiche necessarie per affrontare le nuove sfide della digital trasformation e adeguare i propri modelli organizzativi e di business».

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