Assisi, gatto sequestrato: per liberarlo arriva la polizia

Assisi, gatto sequestrato: per liberarlo arriva la polizia
di Massimiliano Camilletti
Domenica 6 Agosto 2023, 09:00
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ASSISI Quando ha lasciato in custodia il gatto presso un apposito centro non poteva certo immaginare l’odissea cui sarebbe andata incontro. Quando è andata per riprenderlo infatti, una donna di Assisi si è vista infatti opporre un secco no dalla responsabile della struttura. Un rifiuto immotivato e fermo a fronte dei numerosi tentativi di rientrare in possesso dell’animale da parte della proprietaria. Al punto da indurla a chiedere aiuto agli agenti del Commissariato di Assisi che hanno denunciato la cinquantaquattrenne responsabile del centro per appropriazione indebita. Era il 2019 quando, a causa di alcuni problemi di salute che avevano colpito la madre, la donna assisana era dovuta ripartire in Svizzera. Dovendo ultimare le vaccinazioni necessarie all’ottenimento del passaporto veterinario per il suo gatto, si era rivolta ad un centro a cui aveva lasciato in custodia l’animale con l’intenzione di tornare a riprenderlo successivamente.

L’improvvisa diffusione della pandemia da Covid-19 l’aveva però costretta a posticipare il ritorno ad Assisi. Ma mai si sarebbe aspettata che, tornata finalmente a casa, le fosse impedito di riprendere il suo gatto una volta saldato il conto. Insomma mai si sarebbe aspettata di subire un vero e proprio furto del gatto anche se, da qualche anno, in Italia comincia ad emergere il fenomeno del furto di animali d’affezione, in particolare dei gatti. Tuttavia le ragioni che portano alle sottrazioni di questi animali sono altre. Una delle principali, e anche la più sottovalutata dal punto di vista della gravità dell’atto, è il cosiddetto “fuoco salvifico”. In questi casi il gatto vagante è prelevato (anche se non è in stato di difficoltà), perché considerato in pericolo e quindi da salvare

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