Napoli. Edenlandia, ruspe già al lavoro: obiettivo riapertura a giugno

Napoli. Edenlandia, ruspe già al lavoro: obiettivo riapertura a giugno
di Valerio Esca
Martedì 3 Marzo 2015, 09:02 - Ultimo agg. 09:10
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Dopo mesi di polemiche e veleni la Soprintendenza ha rilasciato i pareri che sbloccano così i lavori di Edenlandia. A comunicarlo è stato direttamente il Soprintendente, Giorgio Cozzolino, durante una conferenza stampa ieri mattina a Palazzo Reale. I due documenti (uno del 25, l'altro del 27 febbraio) controfirmati dai funzionari architetti Cosimo Tarì e Flavia Castagneto, autorizzano, nel primo (il cosiddetto Cil), le opere di manutenzione straordinaria, miglioramento e messa in sicurezza degli spazi esterni riguardanti immobili ubicati nell'area di Porta Piccinato, di Porta Amicarelli, del Laghetto, del parco arboreo e del sistema dei viali. Nel secondo parere invece spiegano cosa è condonabile e cosa no. Sono ben 11mila i metri cubi di strutture abusive, di questi, risultano condonabili soltanto 750 metri cubi (come tra l'altro previsto per legge). Ma vediamo i dettagli. Nell'area di Porta Piccinato è prevista la manutenzione straordinaria dei manufatti e degli spazi aperti, il tutto dovrà essere corredato da un progetto di riqualificazione complessivo (cosa prevista per tutte le zone indicate nei pareri della Soprintendenza). La conservazione della Porta storica, delle pavimentazioni, e di alcuni manufatti. Ok alla permanenza di negozi e toilette, ma andranno demoliti i corpi aggiuntivi alla «Birreria».



Nella zona della Porta Amicarelli sono autorizzate le opere di manutenzione, ma dovranno essere abbattuti tre fabbricati, tra cui il «Bar Eden Pizza» (perché non condonabile).
Per quanto riguarda il Teatrino arriva il nulla osta al mantenimento, mentre andranno demolite le parti realizzate dopo il 1977. Sull'area del Laghetto invece il semaforo verde arriva esclusivamente per le opere ordinarie. «Non sono autorizzate le opere di manutenzione straordinaria al fine di conservare traccia dell'impianto originario del laghetto». Stesso discorso vale per il sistema dei viali, dove si autorizza la demolizione integrale del chiosco Bandiera Blu, così come previsto nel progetto.




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