Grotta della Sibilla, la discarica del sesso: preservativi e fazzoletti tra i tesori | Foto

Grotta della Sibilla, la discarica del sesso: preservativi e fazzoletti tra i tesori | Foto
di Oscar De Simone
Venerdì 29 Agosto 2014, 13:26 - Ultimo agg. 30 Agosto, 22:42
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Ancora degrado ed abbandono alle grotte di Cocceio e della Sibilla sul lago d’Averno. Nonostante i numerosi appelli di appassionati e cittadini che in passato hanno provato ad attirare l’attenzione delle istituzioni su questi due siti di grande interesse storico – archeologico del comune di Pozzuoli, la situazione non sembra essere cambiata.

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Il primo dei due antri, quello di Cocceio – detto anche della felicità – nel corso di questi ultimi anni è stato “trasformato” in parcheggio dai frequentatori delle strutture turistiche sulla riva del lago.

Ma non solo. I vari crolli ed i cedimenti della struttura tufacea – che nel 2010 resero necessario lo sgombero di una decina di famiglie della zona – hanno contribuito a rendere il posto sempre meno sicuro. Anche la tabella esplicativa della galleria risulta danneggiata, imbrattata e – giorno dopo giorno – meno leggibile.

Stessa sorte sembra essere toccata anche alla grotta della Sibilla – che va distinta dal più famoso antro della sibilla di Cuma – dimenticata tra il verde delle rive del lago e il cui sentiero risulta sempre meno praticabile. Solo un particolare però, sembra accomunare questi due luoghi. Entrambe le aree infatti, sono diventate siti prediletti dalle coppiette in cerca di pace ed intimità. Osservando con attenzione gli spazi immediatamente antistanti le due gallerie, si possono trovare decine di “testimonianze” del passaggio degli innamorati. Fazzoletti, preservativi e bottigliette vengono lasciate di continuo ed a volte formano delle vere “discariche del sesso”.

L’amore fisico insomma, sembra aver sostituito quello storico e culturale per queste due importanti testimonianze dell’acume e della capacità ingegneristica romana che ha contribuito a rendere unico il territorio tra Napoli e Pozzuoli.