Tra gli anni Settanta e Novanta, Bruno Munari progettò laboratori per i bambini delle scuole materne, elementari e medie inferiori, sia in Italia sia all''estero, in musei, biblioteche e centri privati. Mise a punto un metodo che, attraverso il gioco basato su regole da conoscere, trasgredire e variare - e in base al caso - permettesse di far sperimentare e di far scoprire combinazioni impensabili con la logica. I Laboratori furono pensati e realizzati per essere luoghi adatti ad "allenare e stimolare il pensiero progettuale creativo".
"Come lo scorso anno abbiamo voluto affiancare Fondazione Abio in questa iniziativa che dà la possibilità anche ad alcuni bambini ricoverati in ospedale di partecipare ai laboratori creativi legati al nostro concorso disegnami.it", afferma Hilke Baasch, direttore del dipartimento Farma Bracco . "Ci è sembrata una scelta giusta e doverosa per portare un po'' di allegria e serenità in alcuni reparti pediatrici di Milano, Napoli, Cantù e Piacenza. Peraltro la nostra esperienza ci insegna che mettendo i bambini al centro dell''attenzione e stimolando la loro creatività si ottengono risultati eccezionali; più di 2.300 piccoli artisti hanno, infatti, già caricato i loro disegni sul sito del concorso". Vittorio Carnelli, presidente di Fondazione Abio Italia Onlus afferma: "Ogni giorno i volontari Abio, in più di 200 reparti di pediatria di tutta Italia, sono accanto ai bambini e alle loro famiglie: gioco, fantasia e disegno sono elementi essenziali per il benessere del bambino in ospedale. Ringraziamo di cuore il Gruppo Bracco e tutti coloro che hanno contribuito a questa iniziativa". '
'Mangiare con gli occhi'' è il titolo dei laboratori proposti che saranno un''occasione per sensibilizzare bambini e ragazzi alle tematiche legate all''alimentazione e al concetto di energia creativa.
Un''indagine nel mondo del cibo escludendo il senso del gusto, ma approfondendo tutti gli altri sensi, un banchetto il cui scopo è quello di liberare la fantasia. Nei laboratori i bambini, insieme ai loro genitori, si eserciteranno a considerare il pasto come un''esperienza totale che coinvolge tutti i sensi. Si potrà giocare con il morbido e con il duro, con il liquido e con il solido, con il caldo e con il freddo, con il leggero e con il pesante. I partecipanti saranno invitati a declinare il mondo delle forme e dei colori del cibo e a gustare visivamente i cibi messi in scena