La Campania, per Caldoro, «non può perdere un solo giorno» e registra «la differenza enorme tra le ambizioni del singolo, che sono una forma di egoismo e sono dettate forse da voglia di rivincita o affermazione, e gli interessi del popolo campano che chiede di risolvere i problemi».
Ma la Campania, insiste, «non si può permettere caos, incertezza, vuoto di potere». La strada che Caldoro definisce «la più probabile» sarebbe «il ritorno alle urne e - dice - si sarebbero buttati al vento 24 milioni di euro». Ma ci sono «cose da fare nell'immediato: le vertenze lavoro di Carinaro con la Whirlpool-Indesit e delle Terme di Castellammare», per citare due esempi a chi aggiunge il percorso «per uscire definitivamente dal commissariamento della sanità». E rilancia l'invito-appello di «andare a votare qualunque candidato sia in grado di governare e risolvere i problemi dei cittadini campani».