Scontro tra barche davanti la Marina d'Arechi, c'è un morto

Scontro tra barche davanti la Marina d'Arechi, c'è un morto
Giovedì 13 Agosto 2015, 14:14 - Ultimo agg. 21:07
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Salerno. Una barca a vela con a bordo a due persone è stata travolta da un motoscafo ad un miglio circa dal porto di Marina d'Arechi a Salerno. Una delle persone che si trovavano a bordo della barca a vela è morta sul colpo: si tratta di Guido Carpentieri, 69 anni, di Pontecagnano, titolare di un'officina.

Indagato per omicidio colposo e naufragio colposo il conducente del motoscafo e che ha prestato i primi soccorsi. Si tratta di un ingegnere di

Mercogliano (Avellino), Antonio Coppola, di 56 anni. La sua imbarcazione è sotto sequestro.

Secondo le prime ricostruzioni, il corpo della vittima sarebbe stato tranciato dalle eliche del motore del motoscafo - mentre il suo amico, Andrea Attianese, di 50 anni, anche lui di Pontecagnano è stata recuperato in mare, rimasto gravemente ferito è stato trasportato all'ospedale di Salerno dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Secondo quanto si è appreso l'uomo aveva l'avambraccio destro tranciato, oltre ad una ferita molto profonda al fianco destro.

Nell'incidente , come si è detto è rimasto ferito anche Andrea Attianese che era con la vittima al momento della tragedia.

L'uomo è in prognosi riservata per una lesione della milza e di altri organi interni, oltre a una frattura esposta molto grande all'avambraccio sinistro. L'uomo è stato recuperato in stato di choc dagli operatori sanitari Opsa della Croce Rossa Italiana.

La barca, a seguito dello scontro, è colata a picco. Sul posto sono intervenute le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di Finanza oltre a un elicottero dei vigili del fuoco e una squadra di sub. Sono anche stati perlustrati i fondali per verificare se ci fossero altre vittime.

Il recupero del morto e del ferito è stato effettuato dagli operatori Opsa della Croce rossa. Le cause dello scontro tra i natanti sono ancora da definire. A lanciare l'allarme via radio sono stati alcuni turisti che navigavano nel Golfo di Salerno e che hanno visto il violento impatto dal mare.

I due amici, entrambi di 56 anni, di Pontecagnano - secondo quanto è stato accertato dalla Capitaneria - verso le 11.30 si trovavano a bordo della piccola imbarcazione.

Grazie alle indagini e ai racconti dei testimoni la dinamica della tragedia è apparsa quasi subito chiara.  Tutto è accaduto poco dopo le 11.30, a un miglio dal porto turistico salernitano. 

Guido Carpentieri, 69 anni, la vittima ed il suo amico Andrea Attianese, 56 anni (rimasto ferito in modo grave) erano a bordo della piccola barca quando sono stati travolti dal motoscafo. Coppola che guidava l'imbarcazione di circa dieci metri ha più volte detto di non essersi accorto di nulla e di non aver visto la piccola barca, tipo lancia, ma di aver solo sentito un forte rumore.

A quel punto si sarebbe reso conto di quanto accaduto, vedendo un uomo in mare e un altro, (Andrea Attianese, n.d.r.), che aggrappato al piccolo natante che stava affondando, chiedeva aiuto. È stato proprio l'ingegnere ad aiutarlo e a trasportarlo sulla banchina dove era stata allertata un'ambulanza della Humanitas.

Il recupero in mare è avvenuto ad opera degli operatori sanitari Opsa della Croce Rossa Italiana. L'ingegnere ha dichiarato di non fare uso di sostanze stupefacenti e di alcolici tanto che ha deciso di sottoporsi volontariamente a tutti i test che verranno effettuati nella serata di oggi.

A ricostruire la dinamica anche alcuni testimoni che si trovavano sul luogo dell'incidente al momento dell'impatto, tedeschi e italiani a bordo di due diverse barche a vela. Mortale, per Carpentieri, il colpo dell'elica che lo ha tranciato; gravi le condizioni di Attianese che è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona.

Nella Capitaneria di porto di Salerno erano stati ascoltati subito dopo il recupero dedi due uomini, i testimoni che erano su altre due barche e avevano assistito all'impatto; su una delle due c'era una famiglia di turisti tedeschi, sull'altra turisti italiani. Testimoni, dunque, che hanno aiutato a far luce sulla vicenda secondo i responsabili della Capitaneria di Porto che li hanno ascoltati.

Il recupero del morto e del ferito, come si è detto, è stato effettuato da operatori Opsa (Operatore polivalente salvataggio in acqua) della Croce Rossa Italiana, che a seguito di un protocollo d'intesa con la Capitaneria di Porto di Salerno, sono presenti a bordo delle motovedette della Guardia Costiera. Tra i primi a intervenire anche il personale dell'Humanitas con un'ambulanza. La motovedetta della Capitaneria ha cercato di recuperare materiali e oggetti della barca colata a picco per ricostruire in maniera dettagliata la dinamica.

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Coppola era stato subito ascoltato dal pm della Procura di Salerno Elena Guarino ed ha sempre sostenuto di non essersi accorto di nulla, non avendo visto la piccola imbarcazione. Il suo motoscafo è stato subito posto sotto sequestro, perchè già si ipotizzava che potesse essere stato coinvolto nell'incidente.

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