Sette Comuni, oltre centomila abitanti e un ufficio del Giudice di Pace con un solo dipendente effettivo. Risultato: udienze rinviate di anni, lunghe attese per le sentenze, burocrazia che paralizza tutto. La giustizia bloccata fa tappa a Sant’Anastasia, dove avvocati, amministratori comunali e cittadini stanno protestando per chiedere il potenziamento dell’organico del Giudice di Pace, ora ridotto all’osso.
Servirebbero una decina di dipendenti, ma attualmente c’è un solo cancelliere, peraltro distaccato dal tribunale di Nola. L’Uamsa (Unione Avvocati Mandamento di Sant’Anastasia), presieduta da Lucia Iorio oggi ha organizzato una manifestazione in piazza Siani, per sensibilizzare ancora una volta l’opinione pubblica.
Hanno partecipato sindaci, assessori, amministratori dei Comuni di Sant’Anastasia, Pollena Trocchia, Volla, Cercola, Somma Vesuviana, San Sebastiano al Vesuvio, insieme al presidente dell’Ordine degli Avvocati di Nola, Arturo Rianna e ai rappresentanti di altre sigle di associazioni di avvocati del territorio.
Presenti anche Francesco Urraro, già senatore e ora componente del Consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato e Gianfranco Di Sarno, già parlamentare e segretario generale in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati. «Ci auguriamo che le istituzioni intervengano con urgenza, la situazione è drammatica», dice la presidente dell’Uamsa, Lucia Iorio.