Il dipendente che segnala irregolarità amministrative relative all'ente pubblico da cui dipende è sottoposto a particolare tutela di legge. Si chiama whistleblower (letteralmente «fischiatore») il soggetto che segnala nell'interesse dell'amministrazione. Ogni atto che mira a in qualche modo intimidirlo o delegittimarlo viene sanzionato dalla legge. È quello che accaduto all'Istituto di Istruzione Superiore «F. De Sanctis» di Sant'Angelo dei Lombardi. Un'insegnante, Rosaria Famiglietti, che aveva segnalato alla procura di Avellino delle irregolarità amministrative è stata raggiunta da provvedimenti disciplinari emessi dal dirigente scolastico che era a conoscenza delle denunce. Il dirigente, Gerardo Cipriano è stato sanzionato dall'Autorità anticorruzione che gli ha comminato una sanzione da cinquemila euro.
E probabilmente le segnalazioni avanzate alla procura di Avellino dall'insegnante, avranno un ulteriore seguito. Va sottolineato che alcune dei problemi sottolineati dalla docente avevano come oggetto criticità simili a quelle fatte emergere dagli studenti del Liceo poche settimane fa. «Inaccessibilità alle delibere collegiali (verbali e delibere del collegio dei docenti)», ha scritto per esempio l'Anac nel lungo documento che accompagna la sanzione. E le ragioni che avrebbero determinato l'irrogazione dei provvedimenti contro la professoressa vengono anche definite «pretestuose» (l'invio di mail durante l'orario di alvoro, ad esempio). Nell'ottobre del 2022, a ridosso dei fatti, la Cisl Irpinia-Sannio scriveva: «Al tavolo contrattuale la Cisl Scuola Irpinia Sannio ha fatto emergere macroscopiche distorsioni procedurali, poste all'attenzione della Procura di Avellino, della Corte dei Conti di Napoli e dell'Anac che valuteranno gli aspetti di loro specifica competenza». Rapporto definito «non buono per quanto riguarda la contrattazione, tanto è vero che non è stata nemmeno avviata», dice un rappresentante di una sigla. E anche la protesta degli studenti dello scorso aprile vede alcune delle problematiche ancora aperte, sostengono i promotori. Un incontro in realtà c'è stato dopo la manifestazione davanti ai cancelli dell'istituto e in piazza De Sanctis. Ma si è trattato, secondo alcuni, di un'assemblea interlocutoria tra dirigente, docenti e rappresentanti degli studenti - che non avrebbe chiarito tutte le questioni. Nel manifesto diffuso dai rappresentanti dei circa duecentocinquanta manifestanti, si sottolineavano in particolare delle carenze sulla trasparenza.
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