Concerto Coldplay a Napoli, il Comune fa cassa con i grandi eventi

Con il fitto dello stadio Maradona palazzo San Giacomo incassa il 10% sui biglietti venduti

Lo show dei Coldplay a Napoli
Lo show dei Coldplay a Napoli
di Luigi Roano
Domenica 25 Giugno 2023, 09:05 - Ultimo agg. 26 Giugno, 07:11
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Quanto valgono i grandi eventi a Napoli? «Siamo ai livelli dello scudetto: 160mila i turisti in città» fanno sapere dall'assessorato al Turismo retto da Teresa Armato. In quei tanti giorni di feste, con la settimana dal 4 all'11 maggio che ha fatto segnare il clou, a Napoli sono rimasti in 200mila. Come stanno le cose oggi? Più 35% di visitatori rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - senza scudetto - con una particolarità, gli stranieri sono aumentati del 50%. Ed è questa la cifra che fa sorridere e riempire il cuore di speranza a Palazzo San Giacomo. L'aumento degli ospiti stranieri è l'obiettivo che si è posto il Comune, vale a dire portare Napoli in cima alle preferenze mondiali in tema di mete da visitare. Negli ultimi anni sono stati fatti passi in avanti, ma la strada da percorrere per scalare e consolidarsi è ancora lunga. E i grandi eventi in questo boom estivo turistico - sconosciuti alle nostre latitudini in questo periodo dell'anno - quanto pesano al netto dello scudetto? Tanto, tantissimo sono dei formidabili attrattori.

Prendiamo - per esempio - le due serate al Maradona con i Coldplay, gruppo internazionale, che ha attirato in città frotte di turisti da ogni dove. Il Comune, titolare dell'impianto di Fuorigrotta ha incassato per l'affitto della struttura alla quale va aggiunto il 10% sui biglietti venduti una cifra intorno agli 800mila euro. Se si considera che la Ssc Napoli paga il Maradona per le gare interne degli azzurri per tutta la stagione agonistica un canone da 840mila euro l'anno si può ben capire come anche le casse del Comune ne traggano un considerevole giovamento. E mercoledì arriva al Maradona una star italiana con il marchio dell'internazionalità come Tiziano Ferro dove si annuncia un altro sold out. Al di là di quello che incassa il Comune per i fitti delle strutture, il tema di fondo è che questi grandi eventi muovono un indotto importantissimo per la città e per le categorie lavorative che operano nel campo dell'accoglienza. E nel novero dei grandi eventi va messa l'offerta culturale - delega che è in capo al sindaco Gaetano Manfredi​ - che è un fortissimo richiamo per i visitatori anche qui, soprattutto internazionali.

La sostanza è che Napoli incassa mediamente - solo nei weekend i giorni più gettonati - circa 40 milioni di cui un terzo derivante dalle strutture ricettive e la restante parte dall'indotto. «Vedi Napoli e poi vivi» è il manifesto che accoglie i visitatori in città dall'inizio dell'anno e sembra che questo motto lo abbiano preso alla lettera.

La sostanza è che i visitatori - questa una delle grandi differenze rispetto anche all'anno scorso - vivono Napoli al cento per cento. Mangiano napoletano e ricercano locali tipici, vanno per mercatini per fare shopping dove trovano prezzi molto competitivi, girano per musei e siti archeologici che cercano per tutta Napoli quindi non si limitano solo al centro storico. E la città ne trae non solo un ritorno economico ma anche di immagine molto forte. Tanto che le stime degli esperti ritengono che complessivamente entro dicembre saranno stati a Napoli circa 6 milioni di turisti più o meno un milione in più del 2022 che pure è stato catalogato come anno boom per il turismo. Napoli tira e molto tanto che la Rai entro due settimane farà in città un evento nazionale legato al mondo dello spettacolo. Si muove il commercio, si muove l'occupazione malgrado i problemi siano ancora tanti soprattutto dal punto di vista occupazionale e dei servizi offerti e incassa anche Palazzo San Giacomo. Non solo per i fitti delle strutture dove si svolgono i grandi eventi. Ma anche dalla tassa di soggiorno e dalla tassa di imbarco. La tassa di soggiorno con queste cifre è in netta crescita anche perché c'è dato un aumento dello 0,50 che ha dato una ulteriore spinta agli introiti. Per l'anno in corso sono stimati incassi per 17,5 milioni per il 2024 si arriva 18 milioni e 750 mila euro e nel 2025 circa 20 milioni. Soldo che devono servire anche e soprattutto a migliorare l'accoglienza e quindi che devono essere reinvestiti anche nel turismo.

 

In questo senso 6,8 milioni sono destinati alla promozione culturale, 3 milioni per sostenere le associazioni e gli enti che lavorano nell'ambito culturale, 4,4 per «iniziative e servizi per lo sviluppo del turismo» e 3,3 milioni per la gestione del verde cittadino. È in vigore anche la tassa di imbarco aeroportuale - 2 euro a passeggero - che darà un gettito di circa 10 milioni che saranno utilizzati per migliorare l'accoglienza. 

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