Prove tecniche di San Lorenzo: metti una sera d'estate...

Itinerario “emozionale” per una fuga dalla città con cena al chiaro di luna

Prove tecniche di San Lorenzo
Prove tecniche di San Lorenzo
di Salvio Parisi
Martedì 1 Agosto 2023, 13:35
5 Minuti di Lettura

Il periodo di certo più atteso ma anche più stressato dell’anno è quello che precede le vacanze. Nei giorni ardenti di luglio la voglia di frescura e relax è stata per molti il desiderio, anzi l’esigenza più impellente. Quindi in imminenza delle ferie ecco sin da ora un breve itinerario emotivo, una sorta di mappa per una serata relax intima o conviviale fuori porta e sotto le stelle, quasi delle prove tecniche per la notte di San Lorenzo.

Se la movida urbana del weekend preferisce location vicine al mare, come a Coroglio, Pozzuoli o la Costiera e le isole, invece durante la settimana l’opportunità di una serata di “comfort mood” fuori città passa ancora per le vie del mare ma per un’evasione a chilometro breve il suggerimento migliore e più battuto è senza dubbio verso i Campi Flegrei.

Abbiamo provato a disegnare un percorso di localini open air, aperitivi o risto-bistrò dove poter scappare per qualche ora di sosta e sollievo dopo il lavoro, in comitiva o tête-à-tête.

 

Lungo il litorale dopo Bagnoli s’incontra Confini, un nuovo club-ristò dove i giovani conduttori (con esperienza ibizenca) mixano agevolmente drink internazionali e piatti fusion a base di mare, quello stesso su cui affacciano e dove dal tramonto a sera tardi si godono le pietanze, i calici e le playlist da Cafè del Mar.

Da Marlimone, che su Villa Avellino domina il golfo di Pozzuoli, Marianna Vitale star (non solo Michelin) dei fornelli redige un light menù sempre ricercato che in queste sere torride serve tra la corte dello storico palazzo e il giardino sotto le stelle: raccomandati i suoi spaghetti al pomorodo con cozze marinate.

Via verso Lucrino all’Ostriaria proprio sulla spiaggia davanti alla Città Sommersa Lucio Fiorenza, veterano della ristorazione partenopea doc, racconta la sua cucina marinara e Mediterranea davanti al nastro della luna sul mare in compagnia dei migliori calici campani, complici una candela e la risacca.

Sul lago salmastro di Lucrino galleggia l’Akademia, una magica terrazza inebriata dalla brezza marina e lacustre: tra le luminarie di ogni colore e i riflessi dello specchio d’acqua, l’oste Adriano Gigante consiglia la Catalana di crostacei dello chef Orazio Di Fusco. L’atmosfera si fa perfetta coi drink di Master Gennaro Ranieri e i dj-set deep lounge di Bianco & Del Prete.

Più in fondo davanti al lago d’Averno c’è un orto con viti, limoni e sdraio, che si chiama la Stanza Flegrea, una trattoria “senza pareti”, dove Mario Avallone, cuciniere di razza, ha attrezzato i suoi fornelli sotto le stelle per fritti e braciate irresistibili (sebbene in queste sere è in pausa dalla calura e l’afa).

È sul porto di Baia al Riccio davanti agli ormeggi che l’atmosfera si fa più rarefatta e si può cenare in compagnia o intimità coi crudi o le pietanze autentiche del giovane puteolano Agostino Alboretto e i calici selezionati da Roberta di Meo, sommelier di “Donne del Vino”.

Di lì a poco si svolta verso il Fusaro e si può scegliere la cucina sincera e tradizionale di Michele Tiano: ‘A Mazzarella è il suo piccolo grande regno di primi (e non solo), preparati con materie locali superiori secondo le ricette antiche: mitica la sua pasta con fagioli e cozze.

Raccomandato per una serata amena e conviviale in dehor o sotto le stelle.

Poco dopo la Casina Vanvitelliana si fa tappa al Sunset da Biagio Esposito e Raffaele D’Angelo: un pool garden che riconcilia con lo stress metropolitano e da lavoro. Sì, soprattutto perchè al venerdì sera questo gioiellino di verde rigoglioso e biolaghetti dolci e salati (aperto di giorno con ingresso selezionato) diventa “aperi-pool”, ovvero amici e relax tra cocktail e appetizer, musica chill-out sotto le stelle, totalmente immersi a godersi la tintarella di luna.

Tornando al Castello, si va poco appresso e si sale sulla terrazza panoramica de La Bifora: quello che qui conquista è la cordialità di Michele Grande e la sua ciurma di giovani bacolesi, affabili ed esperti. Portata da tête-à-tête. davanti al golfo: polpo arrosto con purea di patate e peperoncini, “pizzaiola” di gamberi e mozzarella al profumo di limone, scarola saltata con cefalo cerino affumicato e polvere di olive nere.

Si arriva a Miseno e qui… è tanta roba, è proprio il caso.

Sù verso il faro al Cala Moresca c’è il Corallum, ovvero il punto più alto sul litorale di Miliscola e il golfo Flegreo: una vista mozzafiato per ammaliare gli innamorati che amano cenare sotto la volta celeste: un riedit di risotto mare, cacio e pepe, mentre può capitare di ritrovarsi alle jazz session di artisti del calibro di Virginia Sorrentino o Valentina Ranalli.

A poca distanza in linea d’aria, anche dall’osteria La Catagna si possono godere il panorama riposante, il silenzio cantatore e le delizie marinare del cuoco pescatore Crescenzo Della Ragione, poche parole e storico talento ai fornelli.

Verso i lidi di Miliscola, invece, è immancabile una puntata al Turistico: beach park di giorno e salotto in spiaggia dal tramonto a tarda sera. Il Crudo Bar è il loro fiore all’occhiello, dove si cena a piedi nudi sulla sabbia in riva al mare e patròn Marcello Santini sfiletta, marina e impiatta il miglior pescato locale, abbinandolo a grandi bollicine internazionali e i migliori calici nostrani.

Non si può che concludere al Caracol, “chioccola” (dal nome) di minimum design e passione culinaria di rango, premiati non a caso da una Stella Michelin: arroccato sulla costa tufacea appena sotto il faro con una delle vedute più straordinarie al mondo, è sospeso tra mare e cielo, gode del silenzio ipnotico e l’incanto mistico dei Campi Flegrei. Tra le prodezze gastronomiche di Angelo Carannante e la sommellerie di Giannantonio Scotto Di Vetta l’aperitivo al tramonto o la cena in terrazza diventano un’esperienza incomparabile e davvero indimenticabile.

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