Napoli Sotterranea, nella cisterna raccolte monete per 15 mila euro: donate in beneficenza

La raccolta è appena iniziata, i soldi gettati nella vasca dai turisti andranno alla Comunità di Sant'Egidio

Napoli Sotterranea, la raccolta delle monete
Napoli Sotterranea, la raccolta delle monete
di Paolo Barbuto
Martedì 28 Marzo 2023, 16:58 - Ultimo agg. 29 Marzo, 09:13
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C'è un rito che quasi ogni visitatore compie durante la visita a Napoli Sotterranea, lanciare una moneta in una delle antiche cisterne che è ancora colma d'acqua, così con il passare degli anni in quella vasca s'è accumulato un piccolo patrimonio. Da stamattina quella vasca è stata svuotata e tutte le monete vengono recuperate: saranno donate alla comunità di Sant'Egidio.

Nessuno aveva idea di quanto denaro sarebbe stato possibile recuperare in quella cisterna sotterranea finché l'addetto, Attanasio, storico fac totum e colonna portante della struttura di piazza San Gaetano, è sceso all'interno della vasca svuotata dall'acqua, e ha iniziato a raccogliere le monete con una pala. «Ha riempito decine di secchi e li ha passati in alto prima di fermarsi esausto - ha detto con entusiasmo l'inventore della Napoli Sotterranea, Enzo Albertini - la raccolta proseguirà nei prossimi giorni.

Dopo questo primo test, però, possiamo già ipotizzare che lì dentro ci sono almeno 15mila euro che verranno devoluti alla comunità di Sant'Egidio. Se le casse lo consentiranno, vorremmo aggiungere a quella somma anche una donazione di Napoli Sotterranea». 

Si tratta di una maniera per condividere con la città quel che i turisti lasciano nella speranza di poter tornare a Napoli: «Sì - conferma Enzo Albertini - è una vecchia abitudine dei visitatori quella di lanciare una moneta che sia d'auspicio per un ritorno a Napoli. Adesso quelle monete avranno anche un valore: pensiamo di raccoglierle a cadenza fissa, ogni sei mesi, per donarle di volta in volta a un'associazione differente in modo da portare un po' d'aiuto a chiunque ne abbia bisogno». 

 

Si è presentato, però, un problema imprevisto. Le piccole monete da cinque centesimi, che hanno una placcatura in rame, dopo la lunga permanenza in acqua sono completamente ossidate, quasi irriconoscibili. Si pensa a un "lavaggio" con prodotti specifici ma, prima di rischiare di rovinarle si cerca un contatto con la Banca d'Italia per sapere se quelle monete possono essere accettate nello stato in cui sono attualmente o se esiste una specifica procedura per recuperarle. Anche se il valore di ogni singola monetina rossa è basso, dopo averne recuperate molte centinaia si è capito che sarebbe una follìa rischiare di perderle.

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Tra le monete recuperate la maggior parte (dopo i cinque cent)  sono da 50 centesimi e da un euro, ci sono anche molte monete da due euro e un umero imprecisato di monete di altri paese, soprattutto Usa e Giappone, per le quali sarà necessario ricorrere a un cambiavaluta.

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