Giubileo 2025, Napoli meta privilegiata: attesi 4 milioni di fedeli

Nel 2025 ci saranno tantissimi pellegrini tutti in fila per santuari, chiese e musei

Verso il Giubileo 2025
Verso il Giubileo 2025
di Luigi Roano
Sabato 9 Marzo 2024, 23:00 - Ultimo agg. 11 Marzo, 07:30
5 Minuti di Lettura

Se nel 2023 i turisti che hanno visitato Napoli sono stati 14 milioni nel 2025 saranno almeno 18. A Palazzo San Giacomo fanno i conti e c’è uno studio ad hoc sulla vicenda al quale sta lavorando l’assessora competente Teresa Armato. È l’effetto Giubileo che si aprirà l’anno prossimo. E il 2025 è sostanzialmente domani perché la Porta Santa in Vaticano si aprirà a Natale. E accogliere una massa enorme di pellegrini richiede organizzazione, la scia del Giubileo è quella alla quale punta il Comune punta per tenere ancora più in alto il turismo religioso nella terra e nella città dei Santuari.

L’argomento è caldissimo e nello scenario unico della Basilica di Santa Restituta nel Duomo ne parla Monsignor Rino Fisichella pro-prefetto della sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l'evangelizzazione. L’alto prelato che il Giubileo lo sta organizzando. Al tavolo con lui c’è il Vescovo di Napoli Don Mimmoo Battaglia, Monsignor Antonio Di Donna arcivescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale della Campania, il sindaco Gaetano Manfredi, il presidente della regione Vincenzo De Luca e il direttore dell’Opera napoletana pellegrinaggi Mario Russo Cirillo. Presenti anche l’abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia ed il vescovo emerito di Foggia-Bovino Monsignor Enzo Pelviche.

A moderare il convegno - dal titolo emblematico «Verso il giubileo 2025, Pellegrini di speranza» - il giornalista Francesco Grana. 

Cosa è il Giubileo e tutto quello si porta dietro in tutto il mondo lo spiega sempre Fisichella nella consapevolezza che Napoli è con l’alta velocità a un’ora di treno da Roma. «E ho chiesto alle Ferrovie dello Stato - racconta Fisichella - di creare pacchetti con biglietti scontati per i pellegrini e il Giubileo non possono essere oggetto di speculazione. Tutti quelli che verranno a Roma dopo andranno a vedere le belle del nostro Paese e anche a Napoli e in Campania».

Il Giubileo apre uh anno Santo e Fisichella precisa perché: «Il Giubileo è un movimento di popolo, che lo ha voluto, e non di élite. Il Giubileo deve mantenere la capacità di mettere un popolo in cammino e non solo quella di attraversare la Porta santa e la cosa più importante è l’indulgenza giubilare, il perdono di tutti i peccati. La bellezza del prossimo Giubileo sarà quella di dare risposte di speranza. Noi la speranza la chiediamo soprattutto alla scienza che non può tacere». Quindi Monsignor Fisichella mette mano ai numeri: «Dalle proiezioni che noi abbiamo, in base ad uno studio fatto qualche tempo fa, a Roma attendiamo circa 32 milioni di pellegrini».

Come si sta preparando Napoli? Domani si chiude il pacchetto Dmo - acronimo che sta Destination Management Organization - ovvero la sinergia tra pubblicato e privato la cui delibera proposta dalla Armato è stata approvata l’anno scorso. Un vero e proprio soggetto composta da pubblico e privato il cui scopo è quello di valorizzare la destinazione Napoli. E domani si saprà chi sono i vincitori della gara. In buona sostanza, attraverso la Dmo si metterà in contatto la domanda con l’offerta cercando di «comprendere e interpretare le esigenze del visitatore per offrire risposte semplici e immediate». Palazzo San Giacomo ha investito 3 milioni sulla Dmo che è finanziata con i soldi della tassa di soggiorno.

In questo modo la parte pubblica potrà tenere sotto controllo flussi e nascita reale e soprattutto regolare di strutture di accoglienza, e la parte privata potrà programmare con ragionevole concretezza pacchetti per i turisti. La città si doterà, infatti, di un sistema operativo in grado di promuovere la città secondo logiche professionali innovative contribuendo a consolidare la sua immagine ed il posizionamento sui mercati nazionali e internazionali. All’epoca la Armato in quadrò così la funzione della Dmo: «È un provvedimento essenziale del piano strategico di sviluppo turistico della città, un impegno che avevamo preso da tempo e per il quale abbiamo lavorato sinergicamente anche con gli stakeholder del settore, come già fatto con l’Osservatorio Turistico Urbano che costituisce un pezzo importante di questa strategia per meglio orientare la programmazione in ambito turistico». Lo strumento servirà per potenziare anche l’offerta di servizi.

Video

In questo contesto il Comune sta lavorando forte per un turismo più smart, di livello internazionale, sul fronte dei servizi. Per quella data - ragionano in Comune - sarà pronta la Ap con la quale su ogni telefonino arriveranno tutte le informazioni utili per i turisti: trasporti, musei aperti, dove trovare strutture legali per l’accoglienza, itinerari, offerte culturali e molto altro. Ci sono trattative avanzate con la Sovrintendenza per altri due punti fisici di Infopoint e poi naturalmente si lavora sui servizi alla persona. A iniziare dai rifiuti: Napoli deve offrire sempre il suo volto migliore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA