Napoli, maxi ressa da Puok Burger Store. Il titolare Cerrone: «Chiedo scusa, problema dell'app»

Napoli, maxi ressa da Puok Burger Store. Il titolare Cerrone: «Chiedo scusa, problema dell'app»
di Antonio Folle
Giovedì 30 Aprile 2020, 11:24
4 Minuti di Lettura
Le immagini di decine di riders ammassati al Vomero, all'esterno della nota paninoteca "Puok Burger", hanno fatto il giro del web scatenando un vero e proprio coro di proteste da parte dei cittadini - soprattutto del Vomero - che chiedono a tutti, anche ai titolari delle attività, maggiore rispetto delle regole che impongono il distanziamento sociale per evitare il rischio contagio. In pochi minuti il profilo pubblico della paninoteca è stato inondato da una vera e propria valanga di critiche sia da parte di utenti inferociti per non aver potuto ordinare sia da parte di cittadini che chiedevano ai titolari della paninoteca di imporre il rispetto delle distanze minime di sicurezza tra i riders. 

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Alla base del maxi assembramento ci sarebbero problemi legati all'app utilizzata dagli utenti per ordinare i panini. In pochi minuti, come ha spiegato lo stesso titolare Egidio Cerrone, sarebbero arrivati circa cento ordini che avrebbero letteralmente mandato in tilt l'applicazione, spingendo decine di riders a precipitarsi al Vomero per ritirare le consegne. 



Molti utenti, come testimoniano i tanti commenti ai profili social di Puok Burger, non hanno potuto accedere agli ordini o hanno ricevuto i panini con estremo ritardo. «Ieri sera - ha scritto un utente - ho fatto l'ordine alle 19 precise ed è cominciata la mia odissea. Mi comprare l'orario previsto di consegna alle 20 e man mano aumentava. La consegna è stata effettuata alle 21.45, ben 2 ore e 45 minuti di attesa».

Le tantissime lamentele hanno spinto Egidio Cerrone a diffondere un video di scuse. «Vogliamo chiedere scusa per tutti gli ordini che non siamo riusciti ad accettare e per tutto il tempo che siamo stati offline - afferma - siamo stati online solo dalle 19.00 alle 19.20 e sono arrivati quasi cento ordini insieme che sono stati accettati in automatico. Questo ha causato un tilt all'app e si sono presentati tanti riders insieme. Anche se non è colpa nostra - si giustifica Cerrone - abbiamo chiesto costantemente di mantenere le distanze. Se è giusto lamentarsi quando le cose non vanno bene è altrettanto giusto chiedere scusa quando si verificano situazioni come queste, anche se non dipendono da noi. Stiamo cercando di capire come evitare questo problema e come evitare che ci siano tanti riders all'esterno del nostro locale - prosegue ancora - ci scusiamo ancora con chi non ha potuto ordinare, con chi ha ricevuto l'ordine in ritardo e per gli assembramenti».

Le scuse di Cerrone, però, non sembrano essere bastate per metterlo al riparo dalle aspre critiche dei cittadini che rimarcano le sue responsabilità oggettive. Situazioni come quelle di ieri sera, infatti, specie nei weekend sono praticamente la normalità a cui i residenti, però, non vogliono in alcun modo abituarsi. «Mi sembra ingiusto liberarsi dalla responsabilità semplicemente dando la colpa all'app e scrollarsi così di dosso ogni colpa per quanto avvenuto ieri sera - tuona il consigliere comunale Diego Venanzoni - il responsabile dell'attività commerciale ha responsabilità oggettive sugli assembramenti che si sono verificati e mi sembra giusto e doveroso rimarcarlo se vogliamo veramente trovare una soluzione al problema. Così come non mi sembra giusto puntare il dito sui riders - prosegue l'esponente del consiglio comunale - lavoratori che per pochi euro corrono da un punto all'altro della città per consegnare cibi da asporto nelle case napoletane e che poco o nulla possono fare se si verificano situazioni del genere. Scene come quelle di ieri sono la normalità per quella paninoteca - l'affondo di Venanzoni - il sabato sera ci sono addirittura macchine in terza fila, con marciapiedi completamente occupati da clienti in attesa e fin anche da scooter. Siamo stati costretti più volte a chiamare i vigili per liberare la strada. Non credo sia corretto - conclude - che i vigili urbani pagati dai cittadini napoletani debbano essere utilizzati come servizio d'ordine per una attività commerciale che non si vuole curare minimamente degli assembramenti che crea e che pensa solo ai suoi incassi». 

Scene come quelle che si sono verificate ieri al Vomero si sono registrate anche in altri quartieri della città. Nel rione Materdei, all'esterno di una nota pizzeria della zona, una folla di riders attendeva di ritirare gli ordini da consegnare. Poco prima di Pasqua, invece, una famosa pescheria del quartiere Pianura è stata multata dalla polizia municipale perchè i clienti non rispettavano la distanza minima di sicurezza. 

Il timore sempre più diffuso è che le immagini di ieri sera siano solo la punta di un iceberg. Dal prossimo 4 maggio, quando presumibilmente i cittadini cominceranno - sia pure con le limitazioni previste dalla legge - a circolare in strada, il rischio di veder ripetersi situazioni analoghe è sempre più concreto. 
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