Pino Daniele, il fratello Nello: «Sceneggiata napoletana? No, è una tragedia nazionale»

Pino Daniele, il fratello Nello: «Sceneggiata napoletana? No, è una tragedia nazionale»
Lunedì 12 Gennaio 2015, 14:03 - Ultimo agg. 14 Gennaio, 13:05
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Ribadisce i suoi «complimenti al popolo napoletano» Nello, fratello di Pino Daniele. E in qualche modo risponde anche a chi, in questi giorni, ha parlato di «sceneggiata» dei napoletani. «Questa non è una sceneggiata, è una tragedia nazionale», ha detto in occasione del suo omaggio alle ceneri al Maschio Angioino.



«I napoletani hanno dato esempio di grande maturità, di civiltà. Si è svolto tutto senza incidenti. Qualcuno ha cercato anche di punzecchiare con la sceneggiata napoletana, la vera è sceneggiata è questa, è che Pino è ancora vivo», ha sottolineato. Nello Daniele ha definito «giusta l'esposizione delle ceneri al Maschio Angioino, Pino si è nutrito dell'amore di Napoli per tanti anni, ha lasciato un patrimonio per altri cento anni».



C'è unico modo, dice, per rispondere alle polemiche: «Il silenzio e l'educazione che i napoletani hanno dimostrato». «Noi napoletani abbiamo sempre subito una forma di razzismo, quando va tutto bene cercano sempre di punzecchiare».



«Questa non è stata una sceneggiata, è stata una tragedia nazionale perché Pino faceva parte di una nazione che ha portato in giro per il mondo», ha ribadito. «Pino è in tutti noi è vivrà sempre- ha concluso - a lui non piacevano le passerelle.
Cosa avrebbe detto? Mi faccio una pizza e me ne vado in viaggio. La sua privacy è sempre stata importante, non si è mai messo in mostra».




«Si è agito «interpretando il sentimento popolare e la volontà dei familiari come è giusto che sia per in grandissimo che è stato e sempre sarà per sempre Pino Daniele». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che promette: «Il nostro compito è quello di far sì che nel 2015, di intesa con i familiari, ci possano essere tantissime iniziative che possano rendere ancora più radicato il legame tra Pino e la sua città». Poi, il primo cittadino, a chi gli sottolinea la civiltà espressa dai napoletani, risponde così: «Il popolo napoletano è civile. C'è qualcuno che lo mette in dubbio e sbaglia». «È in questi momenti, i più difficili e profondi, che esce fuori la straordinarietà, il cuore dei napoletani. Si è compreso in queste ore quanto indissolubile ed eterno sia il legame tra Pino e i napoletani».
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