Napoli, Festival “Desina”, dedicato alla Grafica e alle Culture Visive

Il Festival parte oggi dalla Fondazione Morra Greco per arrivare anche in Made in Cloister

Il Festival nelle sale del palazzo Caracciolo d’Avellino
Il Festival nelle sale del palazzo Caracciolo d’Avellino
di Vincenzo Cimmino
Giovedì 18 Aprile 2024, 13:11 - Ultimo agg. 17:41
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Desina, il Festival Indipendente dedicato alla Grafica e alle Culture Visive, torna a Napoli. L’inaugurazione della sua seconda edizione si è tenuta oggi, 18 aprile, alle 10. L’evento è promosso dall’omonima associazione culturale di Stefano Pellone, Domenico Armatore e Nicola Feo, curatori della rassegna. A fare da palcoscenico uno dei luoghi in cui prende vita la kermesse diffusa, il cinquecentesco palazzo Caracciolo d’Avellino, sede della Fondazione Morra Greco. Siamo nel cuore di quel dedalo di vie che forma il centro più antico della città. Siamo in largo proprio d’Avellino, tra via dell’Anticaglia e via Duomo, a due passi da via dei Tribunali.

La presentazione del festival, che si svolge dal 18 al 21 aprile, si è tenuta nelle sale della Fondazione Morra Greco, che con l’Accademia di Belle Arti e la Fondazione Foqus organizza l’evento. Oggi iniziano i quattro giorni dedicati alla grafica e alle culture visive con oltre 50 eventi tra talk, workshop e mostre. Desina, che nasce come festival aperto e gratuito, si rivolge alla comunità dei progettisti grafici e dei creativi, ai giovani talenti in via di formazione, ma anche a un pubblico più ampio e generico, interessato alle culture visive. Affollatissima l’inaugurazione.

Il tema scelto quest’anno, che farà da filo conduttore tra i vari eventi, è BLUR. La mostra Blur presenterà opere di 16 artisti per esplorare la fruizione di contenuti digitali. Come? Facendo dialogare metaverso e intelligenze artificiali con stampe fluo e televisori a tubo catodico. Mescolando nuove tecnologie e linguaggi visivi agli affreschi del cinquecentesco palazzo Caracciolo, trasformando l’antica residenza nobiliare in un luogo di sperimentazione sinestetica. Sono previste diverse mostre. Tra queste, la mostra-tributo a tre grandi maestri scomparsi del design made in Campania: Pino Grimaldi, Franco Canale, Vincenzo Bergamene e quelle dedicate a Mauro Bubbico e Vasjen Katro, noto come Baugasm, visual designer e direttore creativo albanese.

Desina è un festival diffuso perché sono previsti eventi non solo nella Fondazione Morra Greco. Se a palazzo Caracciolo d’Avellino saranno accolti mostre e laboratori, FOQUS-Fondazione Quartieri Spagnoli (via Portacarrese a Montecalvario) ospiterà i talk e la maggior parte dei workshop, nella Fondazione Made in Cloister (piazza Enrico de Nicola) si terranno i progetti dedicati ai più piccoli e al Riot Studio (via san Biagio dei Librai) altri eventi. Non mancheranno infatti momenti dedicati ai bambini, tenuti da artisti e creativi come Daniele Sigalot, Vittoria Salabelle e Paola Tuccillo.

Inoltre, per la prima volta, negli spazi di FOQUS sarà presente anche un book market sull’editoria a tema comunicazione visiva.

«Oggi siamo in Fondazione Morra Greco perché c’è l’opening di Desina – dichiara Domenico Armatore, curatore della rassegna – Desina è giunto alla sua seconda edizione ed è il nostro festival dedicato alla grafica, alle culture visive qui a Napoli. Da oggi ci saranno quattro giornate che si distribuiranno su più luoghi storici della città, tra la Fondazione Morra Greco, Made in Cloister, Foqus-Fondazione Quartieri Spagnoli e Riot Studio. Desina è un’idea nata qualche anno fa per avere un impatto su una comunità di creativi qui a Napoli e sviluppare contributi interessanti per chi opera nel nostro ambito. Facciamo rete tra una serie di attori pubblici e privati. Vi aspettiamo domani da Foqus per l’inizio dei tanti talk con ospiti nazionali e internazionali».

«Oggi si presenta questa mostra di tre grandi designer campani: Enzo Bargamene, Franco Canale e Pino Grimaldi. – continua Enrica D’Aguanno, coordinatrice del Dipartimento di Progettazione Artistica per l'Impresa dell'Accademia di Belle Arti di Napoli – Questo è un tributo, una piccola mostra. Speriamo di fare, in futuro, qualcosa di più completo, ci stiamo lavorando da anni. Bergamene, Canale e Grimaldi, oltre ad essere stati tre docenti dell’Accademia, sono tre professionisti che hanno segnato un periodo fondamentale, con il loro impegno non solo artistico, ma anche sociale e politico». 

 

«La Fondazione Morra Greco è davvero molto contenta di ospitare questa seconda edizione di Desina – conclude Francesca Cocco, project manager della Fondazione Morra Greco – In particolare noi ospitiamo tutta la componente di mostre negli spazi espositivi che abbiamo aperto grazie alla collaborazione sia con tutto il gruppo di Desina sia con l’Accademia di Belle Arti. Questi anni vedono una forte proiezione della Fondazione, una proiezione rivolta a cosa accade in città a tutti i livelli. Queste giornate, questa giornata, è la dimostrazione di tutto questo».

Due gli eventi che concluderanno il festival. Sabato 20 aprile alle 21:30 il Desina party e domenica 21 aprile, all’hotel Royal Continental, un momento dedicato agli speaker della manifestazione che si confronteranno su temi della comunicazione visiva in un incontro moderato da Cosimo Lorenzo Pancini e Daniela Piscitelli. Desina è patrocinato dal Comune di Napoli.

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Sono intervenuti alla presentazione di oggi insieme ai curatori della rassegna Stefano Pellone, Domenico Armatore e Nicola Feo, Giuseppe Gaeta, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, Enrica D’Aguanno, coordinatrice del Dipartimento di Progettazione Artistica per l'Impresa dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, Maurizio Morra Greco fondatore della Fondazione Morra Greco e Francesca Cocco, project manager di Edi Global Forum.

Desina 2024 è sostenuto dai Main Partner Accademia di Belle Arti di Napoli, FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli e Fondazione Morra Greco. Partner del Festival sono la Fondazione Made in Cloister, Riot Studio, DIARC Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II, IUAD, l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, l’Università degli Studi di Salerno, l’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia, il Dottorato Nazionale in Design per il Made in Italy, Bluelabs, Tun2U, Nju:lab, Zetafonts, Graphicus, Dotfog, Biennale Internazionale Grafica, Crebs, District, Roba da grafici, Royal Group Hotels & Resorts, AICopy, AIAP, UNA, ADCI, il Comicon, Kidea, Dopolavoro, MiNa vagante comunicazione, 327 Studio, Wonderful Italy, EDI Global Forum. DESINA è realizzato grazie al sostegno di sponsor come Paper&People, Fedrigoni, Grafica Metelliana, Luxoro, Rubbettino Print, Glyphs, Fornace De Martino, FREITAG.

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