Tornava da una festa, la sua festa, che aveva organizzato per i suoi 54 anni, compiuti a gennaio. Laura Amato aveva invitato tutti. Amici e colleghi della Macedonio Melloni, la clinica dove lavorava da 5 anni come operatrice socio-sanitaria. La notte della festa è diventata una tragedia.
Laura Amato è una delle due donne morte nell'incidente avvenuto nelle prime ore di sabato mattina alla barriera di Milano-Ghisolfa sull'autostrada A4. Guidava la sua Lancia Ypsilon quando è stata centrata, intorno alle 2.30, da un'altra auto mentre era ferma al casello per ritirare il biglietto.
«Non possiamo che ricordarti sempre sorridente» e stanno pensando a un momento di ricordo in ospedale.
La Lancia Ypsilon sulla quale viaggiavano le due donne è stata tamponata da una Lancia Musa, piombata a tutta velocità sul casello. Il conducente, un cittadino italo-marocchino di 39 anni con doppia nazionalità e doppia patente, è rimasto ferito ed è stato trasportato, in codice giallo, all'ospedale San Carlo. A quanto emerso una volta estratto dalle lamiere, gli sarebbe stato trovato al polso un braccialetto di quelli adoperati negli ospedali al Pronto soccorso.
Sul sedile del passeggero gli inquirenti hanno trovato un braccialetto ospedaliero, sembra di una struttura psichiatrica. Su questo elemento sono in corso gli accertamenti degli investigatori che stanno verificando eventuali ricoveri del 39enne. Si aspetta l’esito degli esami tossicologici e alcolemici effettuati in ospedale. Fra le cause dell’incidente non è esclusa quindi quella del malore. Solo gli esami chiariranno poi se fosse sottoeffetto di sostanze stupefacenti, alcol o medicinali. Ora è ricoverato al pronto soccorso del San Carlo dove sarà ascoltato nelle prossime ore dagli agenti.